Cos'è l'Ebola? Come avviene il contagio? Si può guarire?
Ebola: cos’è e quali sono i sintomi- L’Ebola è un virus, appartenente alla famiglia dei Filoviridae, estremamente aggressivo per l’uomo: provoca una serie complessa e molto rapida di sintomi, dalle febbri emorragiche al dolore ai muscoli e agli arti e diversi problemi al sistema nervoso centrale. In particolare i sintomi sono: febbre, forte mal di testa, dolore muscolare, diarrea, vomito, dolori addominali ed emorragie inspiegabili. Il periodo di incubazione, dal momento del contagio all’insorgenza dei primi sintomi, va da 2 a 21 giorni. La morte è fulminante e sopraggiunge nello stesso periodo.
Ebola: come si diffonde il virus- La trasmissione del virus è molto rapida, e avviene attraverso i fluidi corporei, ad esempio muco o sangue, ma anche attraverso le lacrime o la saliva, il vomito o le feci e il contatto con aghi, coltelli o siringhe usati dall’ammalato. Anche se di solito questi virus non si trasmettono attraverso l’aria, è stata dimostrata nelle scimmie la trasmissione in goccioline contenenti il virus. È anche probabile che la trasmissione possa avvenire attraverso i rapporti sessuali. Perciò sono diverse le situazioni in cui è possibile contrarre il virus: per esempio baciando una persona malata, oppure toccando qualcosa su cui è caduto del fluido corporeo di una persona infetta, mangiando il cibo di un malato, facendo sesso con un malato o con una persona guarita da Ebola, in quanto il virus rimane attivo nello sperma anche a distanza di 3 mesi dalla guarigione. In Africa uno dei principali motivi di contagio del virus si ha pulendo il cadavere di una persona morta a causa di Ebola. Vi ricordiamo inoltre che al contrario è molto difficile che il virus si trasmetta per via aerea, in quanto i fluidi del malato e del soggetto sano devono venire a contatto. Quindi se un paziente sintomatico starnutisce o tossisce su qualcuno, saliva e muco espulsi da naso e bocca possono entrare in contatto con le mucose (occhi, naso e bocca) di quest’ultimo e trasmettere il virus, ma si tratta di una possibilità rara che colpisce soprattutto chi si occupa di malati. Per questo motivo i protocolli sanitari prevedono che ci si avvicini a un malato di Ebola indossando camice impermeabile, doppi guanti impermeabili, mascherina, occhiali protettivi o maschera facciale, copertura impermeabile per le gambe e per le scarpe.
Ebola: esiste una cura?- Non esistono cure o vaccini, ma ci sono stati tentativi con la trasfusione di individui colpiti ma sopravvissuti. Si stanno studiando metodi avanzati, come la cosiddetta tecnologia antisenso o il farmaco sperimentale Zmapp, ma non si hanno ancora risultati clinici. Una buona notizia è che, quando le vittime vengono immediatamente idratate, nutrite e curate con appositi farmaci antipiretici, c’è comunque una probabilità di sopravvivenza, come è successo a due medici a cui è stato somministrato in via eccezionale il farmaco Zmapp, ma soprattutto curati negli Stati Uniti con farmaci antipiretici e reidratati.
COMMENTI
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