Due Frammenti Teatrali di Vittorino Andreoli al Teatro dell’Orologio di Roma

Due Frammenti Teatrali di Vittorino Andreoli al Teatro dell’Orologio di Roma

La Bambola & La Putana sono due curiosi ed interessanti atti unici che Vittorino Andreoli ha scritto per il teatro e che i due generosi interpreti Francesco Laruffa e Isabella Caserta portano in scena per il Teatro Scientifico di Padova.

Vittorino Andreoli, psichiatra e neurologo, nonché scrittore è nato a Verona, il Teatro Scientifico ha sede ed opera in Verona da anni; prima o poi doveva scoccare la scintilla fra questi due poli apparentemente opposti ma che contrariamente alle aspettative hanno molti punti di contatto. E come fra i due famosi giovani amanti Shakespeariani che hanno trovato in Verona l’occasione di amarsi anche fra Andreoli e il Teatro Scientifico è scoccata la scintilla per dar luogo a quel miracolo unico che si chiama Teatro. Dando vita a due frammenti istrionici e complementari dal titolo speculare La Bambola & La Putana. A portarlo in scena in un’antica forma di capocomicato sono i due stessi interpreti che si fanno carico anche di una sorta di auto/regia, di auto/analisi, di auto/guida: Francesco Laruffa e Isabella Caserta. E dunque come accadeva per Cesare Musatti con Psicoanalisti e pazienti a teatro, a teatro! (1988) edito da Mondadori e portato in scena da Adriana Asti, di cui l’attrice fu amica e paziente e in cui il padre della psicanalisi italiana prova a raccontare in una trama articolata quella specie di teatrino interiore che ogni individuo si fa quotidianamente, una scomposizione dell’io attraverso la forma drammaturgica del racconto. Ma in quel caso si trattava di commedie vere e proprie con tanto di suddivisione in tre atti. Quello che differenzia Musatti da Andreoli è che quest’ultimo si aggira di più intorno a territori accidentali, quasi sperimentali della materia teatrale dando vita ad un interessante esperimento letterario.

La bambola e la putana (1)

La Bambola racconta di un uomo apparentemente mite, metodico e meticoloso che si invaghisce di una pupa ai grandi magazzini intravedendo in lei la donna sottomessa e remissiva che in quelle reali non riesce a trovare. La ruba e la segrega in una casa disadorna, inscenando un vero e proprio rapimento. Quello che vediamo è come quest’uomo, piccoletto e insignificante, attraverso quel pupazzo immobile riesca a trovare la possibilità di liberare con altrettanta violenza tutte le sue frustrazioni e vessazioni che all’esterno di quel bunker lui è vittima. Ricorda molto questo episodio le atmosfere e gli umori cari a Marco Ferreri con le sue cagne o donne scimmie. Incombe a loop per tutta la durata della pièce Time Lapse il brano di Michael Nyman tratto da A zed and two Noughts del 1985 (bisognerebbe vietare di usare almeno per un pò alle compagnie teatrali le musiche di Nyman per darcene il giusto respiro e poterlo gustare liberamente a distanza di tempo). L’altra faccia della medaglia invece è rappresentata da La Putana, in un curioso e divertente dialetto veneto che allude ed omaggia a un altro padoan, il grande e immenso e mai troppo ricordato Ruzante. Una donna burrosa, generosa ed empatica, che ha patito da piccola le attenzioni di suo padre e che ora gioiosamente e generosamente svolge l’attività più antica del mondo, non senza qualche piccola malinconia dettata più che dalla situazione ma piuttosto dalla mancanza di affetti, manifestata durante i momenti di attesa. Un bellissimo piccolo gioiello di drammaturgia poetica.

I due interpreti generosi e in parte, son a loro agio nei ruoli che si son dati, si muovono con padronanza e meticolosità all’interno di essi. Da una parte Francesco Laruffa nevrotico e a tratti passionale, tra scatti d’ira e delicati abbandoni disegna l’Uomo con grande sensibilità. Mentre dall’altro versante Isabella Caserta, che senza scomodare la Biomeccamica di Mejerchol’d, impassibile e inespressiva nel volto e nel corpo, è una bambola che si lascia modellare docilmente nelle mani del suo violentatore, e come Puta è davvero esilarante e spassosa mostrando una padronanza scenica che va ben oltre una semplice interpretazione.

LA BAMBOLA & LA PUTANA di Vittorino Andreoli

diretto e interpretato da Isabella Caserta e Francesco Laruffa

produzione Teatro Scientifico

Teatro dell’Orologio Roma, fino al 15 novembre

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