Ci lascia Stefano Borgonovo. Non si è mai arreso alla Sla che lo colpì nel 2008.
La Sla ha sovrastato la lunga lotta di Stefano Borgonovo. Malgrado gli anni di sofferenza, non si è mai piegato alla “stronza” come la chiamava lui, la Sclerosi laterale amiotrofica che lo aveva colpito nel 2008. L’ex giocatore di Milan, Fiorentina e Como era nato a Giussano il 17 marzo del 1964, aveva da poco compiuto 49 anni. Lungo tutto l’iter della sua malattia Borgonovo è stato sempre un esempio per la forza d’animo con cui ha affrontato la Sla e per la lotta sostenuta attraverso la sua fondazione per trovare una cura alla malattia.
Un grande uomo dentro e fuori dal campo di gioco – Giocatore di ottimo livello, attaccante di quelli che i difensori non vorrebbero incontrare mai, rapido, tecnicamente abile, Borgonovo è stato un grande sportivo. La sua personalità così caparbia, gioiosa e ostinata, tuttavia, è venuta ancora più fuori nella sua vita post-calcistica, nonostante i molti e importanti successi. Nella vita e in particolare nella sua lotta contro la Sla, Stefano è stato più un vero esempio di forza di volontà. E’ stato un mostro di grandezza, uno capace di lottare fino all’ultimo istante, uno in grado di accantonare la sofferenza privata – tanta, tantissima in quelle condizioni – per darsi completamente alla ricerca di una cura per tutti. Creò una Fondazione a suo nome, infatti, proprio per accelerare e ampliare la ricerca e l’attenzione verso questa malattia di cui ancora si sa troppo poco e che, ad oggi, non lascia molte speranze di guarigione.
La lotta presegue con la sua Fondazione – E proprio questa Fondazione da lui fortemente voluta resterà, rendendo immortale il suo nome e la sua battaglia. Questo grazie anche alla moglie Chantal, sempre al suo fianco e sempre pronta a sostenere le sue battaglie. E grazie, anche, al sostegno dei molti amici del campo che non lo hanno mai lasciato solo, da Roberto Baggio, Ancelotti, i suoi ex compagni e non solo.
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