E' stata prorogata fino al 22 settembre la mostra fotografica “Donne in luce”, inaugurata nel mese di luglio presso la Casa del Cinema di Roma
E’ stata prorogata fino al 22 settembre la mostra fotografica Donne in luce, inaugurata nel mese di luglio presso la Casa del Cinema di Roma . Il progetto del fotografo Riccardo Ghilardi e curato da Laura Carolina Arioli è nato dalla scoperta casuale di un edificio abbandonato e originariamente sede dell’Istituto Luce.
Donne in luce, la mostra – Claudia Gerini, Sabrina Impacciatore e Carolina Crescentini sono solo tre delle trenta celebrità immortalate nei venticinque scatti che compongono la mostra. Le prescelte attrici italiane hanno ridato vita a donne reali e incantate che hanno riempito di grazia, bellezza, fascino, sensualità e sensibilità tutti quei luoghi che un tempo erano tenuti in vita dall’amore incondizionato per il Cinema. Oltre all’edificio abbandonato in Piazza di Cinecittà sono stati utilizzati come set fotografici anche gli spazi del Centro Sperimentale di Cinematografia, dell’ Istituto Statale per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini, del Museo Agostinelli, del Micca Club, di Villa Fabrizia a Lodi, del Castello della Castelluccio, del RosaCroce Art e del Cinema America occupato. Il progetto vuole essere la metafora del ‘recupero’ della cultura italiana, in modo particolare della settima arte, abbandonata a se stessa come gli edifici fotografati. Difatti le attrici italiane, creatività e passione personificate, diventano l’unico possibile antidoto per contrastare il decadimento del nostro Belpaese.
Cinema e solidarietà – La mostra fotografica Donne in luce ha sposato l’iniziativa di solidarietà dell’Associazione “A Roma, Insieme” di Leda Colombini, in particolare il suo aiuto alle donne nel gestire il rapporto con i propri figli durante la detenzione e favorire in seguito il loro inserimento sociale. Per sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema molto delicato e soprattutto per dare un contributo concreto all’Associazione, è stato devoluto l’intero ricavato della vendita di una tiratura limitata delle foto. L’edificio scoperto da Riccardo Ghilardi è attualmente in restauro. Solo quest’ultima notizia la dice lunga sugli effetti che può generare la passione se coltivata e sfruttata positivamente. La stessa passione che ha spinto il fotografo affascinato da un antico edificio a dargli nuova luce.
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