Donne guerriere: fra i Vichinghi era la norma

Donne guerriere: fra i Vichinghi era la norma

Lo studio di Shane McLeod riscopre le donne guerriere fra i Vichinghi

Lo studio sulle donne guerriere – La storia ci ha insegnato che, tanto tempo fa, gli uomini andavano a combattere e le donne restavano a casa ad accudire i figli. E, alla notizia di donne guerriere o rivoluzionarie, spesso ci meravigliamo, come se fosse una cosa insolita. A sdoganare questi pregiudizi, che danno per scontato un unico dato per tutte le popolazioni, arriva una ricerca di Shane McLeod, del Centro di studi di storia medievale e moderne dell’Università dell’Australia dell’Ovest sulle popolazioni vichinghe. L’Università in questione, infatti, ha deciso di riaprire uno studio sui resti delle popolazioni vichinghe ed è venuto a galla come il 50% dei guerrieri fosse donna.

donne guerriere

Donne guerriere fra i Vichinghi – La ricerca di Shane McLeod vuole riprendere in diretta lo studio dei fossili e delle ossa dei Vichinghi attraverso quattordici siti nell’est del Regno Unito. Normalmente classificati in base agli oggetti trovati nella tomba, gli scheletri erano maschili se avevano spade e scudi, femminili se corredati da spille o oggetti simili. Lo studio in questione, al contrario, capovolge questo stereotipo e si basa sull’analisi diretta delle ossa. Le donne guerriere, infatti, avrebbero seguito i loro uomini nelle invasioni nel paese inglese: fra le tombe di un insediamento, sono stati trovati 7 scheletri maschili e 6 di donne. Una buona percentuale, insomma. Andando poi a riferirsi ai reperti del cimitero di Repton Woods, in Inghilterra, lo studioso sostiene: “nonostante i resti di tre spade trovate sul sito, tutte e tre le sepolture, delle quali era possibile comprendere il sesso biologico, erano sepolture di donne, inclusa una con la spade e lo scudo.” Sarebbe stato proprio il pregiudizio, dunque, a sviare gli studiosi e a far catalogare il corredo da guerriero come necessariamente maschile.

Pregiudizi secolari – E’ curioso notare come storici, archeologi, antropologi – e chi più ne ha più ne metta – abbiano sempre fornito una visione unilaterale della storia e del ruolo della donna anche nelle ere più lontane. A sfatare questo mito, e a ribadire anche una volta l’importanza del genere femminile per il progresso umano, esistono studi come quelli di Shane McLeod e libri come quelli di Miles Rosalind, che ha scritto Chi ha cucinato l’ultima cena? Storia femminile del mondo, che decidono di re-impostare la storia, scevre da preconcetti, in base all’analisi scientifica di documenti e reperti. Difficile rimuovere i pregiudizi, soprattutto in un campo “fossile” come quello della storiografia. Per questo, studi come questi non possono che ricevere il nostro benvenuto.

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    […] donne e cultura – Le Amazzoni, donne guerriere, sono state a lungo considerate delle figure mitologiche, ammantate di mistero e legate alle […]