Donne e Media: la problematica del corpo

Donne e Media: la problematica del corpo

Appena svegli si prende in mano il giornale e come di consueto il tema delle donne è evidentemente centrale in questi giorni. Continui omicidi e violenze, continue ripercussioni e troppe denunce raramente ascoltate. Questo è quanto emerge dalla Stampa e da coloro i quali rappresentano da poco le Istituzioni.

Proposte al mattino – Appena svegli si prende in mano il giornale e come di consueto il tema delle donne è evidentemente centrale in questi giorni. Continui omicidi e violenze, continue ripercussioni e troppe denunce raramente ascoltate. Questo è quanto emerge dalla Stampa e da coloro i quali rappresentano da poco le Istituzioni. La Presidente della Camera sta lottando nell’orizzonte della difesa delle donne volendo introdurre l’istituto del Femminicidio nel nostro ordinamento penale. Avevamo già trattato questo tema su Femaleworld a proposito dello spettacolo teatrale, ora anche parola stampata, Ferite a Morte di Serena Dandini. C’è qualcosa che però al di fuori della legge scritta sembra accompagnare e porre freni a questo processo di maggiore tutela.

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Soggetti Oggetti – Non è certo questo il luogo per discorrere su quanto le strutture mediatiche influenzino, anche inconsapevolmente e il più delle volte in maniera sordida, la nostra vita quotidiana, e ci verrebbe anche da dire finanche il nostro modo di pensare. Siamo sotto una costellazione di immagini, luci, colori, suoni e parole che sviscerano la realtà e la toccano in ogni loro ambito. Certo stesso vale per quanto riguarda il corpo femminile: è un tema sollevato dall’opinione pubblica recentemente e che ci dovrebbe far fermare a pensare sulla strumentalizzazione (con termine di Sartriana memoria sarebbe più opportuno dire reificazione) del nudo femminile. Carne e ossa di donna al servizio dei più disparati mezzi di pubblicità e di comunicazione. Sarebbe tra l’altro folle continuare a pensare che tale corrente sia stretta dalle reti che, in primis, hanno contribuito a questa degradazione. L’errare e il perseverare sembra altresì sistemico. Si espande a macchia d’olio, in un continuo andirivieni di linee sinuose e nudità.

Non si vogliono qui certo fare dei moralismi – Sarebbe invece più interessante sottolineare quanto a volte l’essere umano sia buffo e impacciato. Sarebbe bello poi poter urlare a pieni polmoni che se tutto quel lavoro svolto all’interno delle istituzioni preposte non trova appoggio alcuno nella costruzione mentale degli individui, rimane finto, astruso, irreale e pressoché inutile. Peraltro si tende a confondere nell’unione pubblica l’impiego del corpo femminile per fini sostanzialmente di marketing e quei corpi invece rivendicati dalle donne in segno di protesta. Avevamo già trattato il caso di Kirill in un articolo precedente. Ma sarebbe il caso di citare anche le Pussy Riot, finite in Siberia a scontare la pena, tra le altre cose. La paura è quella che il dilungarsi delle vicende lasci passare le due forme di espressione, perché comunque di espressione si tratta, come la medesima cosa. Formalità di una donna oggetto. Dovremmo iniziare a distinguere da coloro i quali usano il corpo delle donne per loro fini e da coloro le quali, al più delle volte indifese, impiegano quella femminilità loro propria e, per mancanza di mezzi, esplodono in boati assordanti fatti di scritte sui seni.

Se continuassimo e perseverassimo in questa ottica dialogica guardando La Libertà che guida il popolo di Delacroix avremmo la distorta impressione di osservare una pubblicità di cosmetici.

Lorenzo Serafinelli

COMMENTI

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    […] essenziali ma significativi, Carol Rossetti si riallaccia al filone di discussione riguardo il corpo delle donne e i modelli imposti spesso e volentieri dai media. Fra le donne che sfilano nei suoi disegni c’è […]

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    […] della donna, che, con il suo commento, ha lanciato uno spunto di riflessione sull’utilizzo dei mass media e sul riverbero e sull’importanza dei messaggi lanciati attraverso i mezzi di comunicazione di […]

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    […] corpi finti delle donne – I media, la società, la moda, gli uomini vogliono le donne magre, toniche, con le curve giuste al posto […]