Il divario di genere è tutt’oggi pura routine e lo dimostrano soprattutto le numerose e quotidiane circostanze in cui vengono a trovarsi le lavoratrici.
Il divario di genere è tutt’oggi pura routine e lo dimostrano soprattutto le numerose e quotidiane circostanze in cui vengono a trovarsi le lavoratrici. Non importa quale sia il settore lavorativo ed il compito da loro svolto, solo il fatto di essere donne le rende oggetto di comportamenti sessisti e unidirezionali, per unidirezionali si intende, ovviamente, che gli uomini che svolgono lo stesso lavoro non li hanno mai subiti e non li subiranno mai.
Donne e lavoro: le circostanze più comuni – Prendiamo una qualunque lavoratrice e chiediamole quante volte è stata costretta a fronteggiare alcuni svilenti comportamenti giustificati dal suo essere semplicemente e per natura donna. Sicuramente, non le risulterà difficile ricordarsi di una situazione particolare, data la cadenza con la quale sembrano verificarsi atteggiamenti inequivocabilmente sessisti. Il più comune è sicuramente il confondere la sua figura lavorativa, infatti, sembra quasi scontato che una donna possa ambire esclusivamente alla scrivania della segretaria e non a quella del capo. E se avesse la fortuna di sedersi a quest’ultima, appunto, sarà solo per fortuna e non per talento, dedizione e sacrificio. Ovviamente, per le leader donne sarà meglio essere poco avvenenti, altrimenti la bellezza e le conseguenti doti seduttive diventeranno le uniche e sicure motivazioni del proprio successo.
Donne e lavoro: divario di genere quotidiano – Non è necessario studiare i dati forniti dal Global Gender Gap Report per capire l’estensione mondiale del divario di genere, ma basterebbe osservare con maggiore attenzione tutte quelle piccole situazioni che si creano in qualunque ambito lavorativo e che hanno come protagonisti gli uomini che svalutano le donne. Quest’ultime non solo devono acquisire e perfezionare la tecnica che permetta loro di schivare disgustosi apprezzamenti da parte di colleghi o capi, ma spesso devono accettare la poca considerazione che viene mostrata per le loro idee o suggerimenti, sempre meno vincenti di quelli maschili. E come non ricordare che la maternità, per le lavoratrici, diventa il momento in cui si rischia di perdere tutte le promozioni ottenute in anni ed anni di lavoro, solo perché essere mamma comporta avere qualche impegno familiare in più, gestibile secondo le donne, inconciliabile a detta degli uomini.
COMMENTI
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