Donna violentata da sette uomini: l’Arabia la condanna a 200 frustate e 6 mesi di carcere

Donna violentata da sette uomini: l’Arabia la condanna a 200 frustate e 6 mesi di carcere

Una donna è stata violentata da sette uomini e l'Arabia la condanna a 200 frustate e 6 mesi di carcere per aver infranto le leggi di separazione dei sessi.

Condannata una donna violentata da sette uomini – E’ successo in Arabia Saudita. Una giovane donna di 27 anni è stata violentata da sette uomini ed ha ricevuto una dura condanna a sei mesi di carcere e 200 frustate per aver infranto le leggi sulla separazione dei sessi, che vietano alle donne di mostrarsi in luoghi pubblici con uomini che non siano appartenenti alla propria famiglia. Il fatto è accaduto nel 2006, quando la giovane diciannovenne, musulmana sciita, è stata sequestrata da sette uomini mentre era in auto con un amico, per poi essere brutalmente violentata dal gruppo. I sette aggressori, al contrario, hanno ricevuto una pena molto lieve rispetto all’assurda pena inflitta alla giovane vittima di violenza sessuale. Su questo caso è intervenuta Human Right Watch, per la decisione che “offre protezione e impunità” agli autori della violenza.

donna-arabia- sauditaLa storia – Nel 2006 la giovane donna musulmana sciita, all’epoca di soli diciannove anni, è stata sorpresa da un gruppo di sette uomini mentre era in auto con un amico. Dopo essere stata portata via, la giovane ha subito una violenza sessuale di gruppo, al quale hanno partecipato tutti e sette gli uomini. Inizialmente la povera vittima è stata condannata a 90 frustate per aver violato le leggi sulla separazione dei sessi, ma la pena è stata raddoppiata dopo che è stato presentato ricorso alla Corte Generale saudita, come è stato riportato dal Middle East Monitor. Abdul Rahman Al-Lahem, avvocato della donna, ha immediatamente esposto il caso ai media ma essendo questo un comportamento che va contro la legge, il Tribunale ha impedito al legale di difendere la donna in giudizio, gli ha revocato l’abilitazione professionale e lo ha convocato per un’udienza disciplinare.

Il Ministero della Giustizia è d’accordoLa decisione del Tribunale è stata approvata e difesa dal Ministero della Giustizia e, nonostante sia stata molto criticata dalla comunità internazionale, è stata approvata. “Il ministero accoglie di buon grado ogni critica costruttiva, ma senza accenti emozionali“, si legge in una nota. La donna sarebbe colpevole di essersi fatta trovare in un luogo pubblico senza un membro maschile appartenente alla sua famiglia, infrangendo così le leggi di separazione dei sessi. Sorprendente è stata anche la pena ricevuta dai sette uomini che sono stati condannati a cinque anni di carcere per un reato punibile con la pena di morte.

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