La Camera ha approvato la legge sul divorzio breve. I tempi si riducono a sei mesi.
L’Italia approva il divorzio breve – Cambia la legge sul divorzio, dopo oltre 40 anni la norma è soggetta a modifica. L’Italia approva il divorzio breve, la votazione alla Camera dei Deputati ha registrato un largo consenso: 398 i si, 28 i no e 6 astenuti. I tempi per concludere un matrimonio si riducono notevolmente (leggi qui dei costi del divorzio). Non sarà necessario attendere i tre anni previsti dalla legge Fortuna-Baslini, ma saranno sufficienti solo sei mesi per una separazione consensuale. Nel caso in cui i coniugi decidessero di rivolgersi ad un giudice i mesi diventerebbero dodici. Il tempo verrà calcolato dal momento marito e moglie compariranno davanti al presidente del tribunale. La nuova legge, inoltre, sarà valida anche per i procedimenti già in corso.
Cosa cambia con il divorzio breve – Il divorzio breve non consiste solo nella riduzione dei tempi necessari ad ufficializzare la fine del matrimonio. La legge prevede anche delle novità per quanto riguarda la comunione dei beni, la quale verrà sciolta nel momento in cui il giudice sottoscriverà la separazione consensuale o al momento dell’autorizzazione per i coniugi a vivere separati. Non mancano i dubbi su questa nuova norma, la brevità dei tempi potrebbe danneggiare la stabilità della famiglia e la tutela dei figli (leggi qui un articolo sugli effetti del divorzio sui figli).
Dopo dieci anni, il divorzio breve – Dopo le manifestazioni e le lotte portate avanti nel corso degli anni ’60, la legge sul divorzio venne approvata, tra le polemiche, nel 1970. Quattro anni dopo ci fu il referendum che mantenne in vigore la legge. Un primo accorciamento dei tempi, da cinque a tre anni, ci fu nel 1987. Dopo oltre un decennio di discussioni in merito, la legge sul divorzio breve è stata approvata alla Camera. “Il #divorziobreve è legge. Un altro impegno mantenuto. Avanti, è #lavoltabuona” ha twittato con soddisfazione il Presidente Matteo Renzi.
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