Disturbo alimentare: come riconoscerlo?

Disturbo alimentare: come riconoscerlo?

Disturbo alimentare: conoscere e riconoscere per sconfiggere.

Il disturbo alimentare è quel disturbo caratterizzato dalla presenza di evidenti alterazioni del comportamento alimentare. In quest’area rientrano principalmente anoressia nervosa e bulimia nervosa, disturbi che hanno in comune la presenza di un’alterata percezione del proprio peso e della propria immagine corporea. I disturbi alimentari rappresentano un argomento di drammatica attualità, recenti indagini attestano che l’anoressia costituisce la prima causa di morte per “malattia” nelle giovani donne mentre le statistiche epidemiologiche evidenziano che il disturbo alimentare di questo tipo, negli ultimi 40 anni, è praticamente raddoppiato. Le immagini di corpo perfetti, statuari e sodi propinate dai media e dalle televisioni di tutto il mondo certamente hanno il loro peso decisivo per questo aumento drastico e preoccupante della problematica alimentare soprattutto tra le giovanissime. Si può dire, quindi, che i disturbi alimentari “sfruttano” la teatralità del corpo per manifestare disagio e sofferenza sicuramente più radicati e profondi rispetto all’immagine di sé e al proprio ruolo nella società.

disturbo alimentare

Anoressia nervosa: la caratteristica principale è il rifiuto di mantenere il peso corporeo al di sopra del peso minimo normale. I sintomi principali sono: amenorrea (assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi); tendenzialmente il peso è di 15-12 chilogrammi in meno rispetto a quello normale in seguito ad un dimagrimento repentino; paura pervasiva ed intensa di ingrassare sebbene il peso sia considerevolmente sotto quello consigliato; alterata percezione dello schema corporeo e del peso che influisce sull’autostima; rifiuto categorico di riconoscere l’attuale condizione di sottopeso e dimagrimento eccessivo in un breve arco di tempo.

disturbo alimentare 1

Bulimia nervosa: si caratterizza per ricorrenti e frequenti e modalità inappropriate per porre rimedio, le cosiddette condotte compensatorie. Le condotte compensatorie per smaltire ed espellere quanto ingurgitato al fine di evitare l’aumento di peso, sono: vomito autoindotto; uso di lassativi; diuretici o vari altri farmaci; l’eccessivo esercizio fisico e pratica di sport; le diete troppo rigide o addirittura digiuni.

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