Disturbi del sonno: perché dormiamo poco?

Disturbi del sonno: perché dormiamo poco?

Disturbi del sonno: dalle insonnie alle ipersonnie...tutte le disfunzioni del sonno.

I disturbi del sonno: dall’infanzia. Il sonno è lo stato periodico di riposo dell’organismo, caratterizzato dalla sospensione dell’attività motoria e di quella psichica superiore (coscienza e volontà) e dall’interruzione conseguente del rapporto del soggetto con l’ambiente. Il sonno è quindi un bisogno fisiologico necessario per il benessere psicofisico della persona. Esistono, però, una serie di patologie legate a disfunzioni del sonno. Non è una situazione infrequente che i disturbi del sonno in adolescenza e in età adulta trovino un precedente nell’infanzia. Il sonno è un bisogno molto soggettivo, non tutte le persone hanno la stessa necessità rispetto alle ore di riposo, non tutti hanno l’esigenza di dormire per un determinato numero di ore. Per quanto gli esperti nel settore della salute consiglino di dormire 7/8 ore per notte al fine di garantire il benessere psicofisico individuale, non è detto che non ci siano persone che dormono più o meno ore rispetto a questo parametro. Molte ricerche mettono in evidenza un dato allarmante in età adolescenziale: più del 80% degli adolescenti (soprattutto ragazze) dorme pochissimo con una sindrome da affaticamento al risveglio.

disturbi del sonno

Disturbi del sonno specifici. Tra i disturbi del sonno troviamo le insonnie, le parasonnie e le ipersonnie. Da un punto di vista clinico si distinguono due tipi di insonnie: le insonnie vere che comportano difficoltà nell’addormentamento e risvegli notturni, e le insonnie secondarie all’uso di sostanze psicotrope, di alcol o di tabacco. Le parasonnie solitamente sono l’espressione di una difficoltà psicopatologica seria: sonnambulismo ed enuresi. Le ipersonnie, invece, si dividono in: narcolessia-catalessia (sonnolenza diurna eccessiva con accessi di sonno improvvisi che durano qualche ora o qualche minuto); ipersonnia idiopatica (sonno notturno prolungato, grandi difficoltà a svegliarsi al mattino e sonnolenza diurna permanente) e sindrome di Klein-Levin (episodi di ipersonnia associati ad episodi di iperfagia, disturbi del comportamento, dell’umore e disordine delle condotte sessuali).

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Perché? Il sonno è per eccellenza un momento di regressione che può far temere una perdita di controllo sul proprio mondo fantasmatico e pulsionale derivante dai sogni o dagli incubi. Il trattamento, questi casi, è essenzialmente preventivo: assicurare una buona igiene del sonno fin dalla prima infanzia, assicurare un buon equilibrio psicoaffettivo e relazionale.

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