Disposto a tutto per essere accettato ma ora mi sono perso!
Cara psicologa, sono un uomo adulto, ho 36 anni e mi sono reso conto che nella mia vita non ho fatto nulla di quello che avrei voluto fare, e forse, ormai è troppo tardi, e aver preso questa consapevolezza potrà farmi solo male ulteriormente. Praticamente, dopo un episodio burrascoso avvenuto sul lavoro, mi sono reso conto di questa cosa, ho acquisito una consapevolezza per niente salutare. Ho capito che ho scelto di svolgere una professione che non è quella giusta per me per far piacere a mio padre, ho capito di non aver ancora trovato una compagna, una donna da amare, perché mia madre mi vede ancora come il piccolino di casa sua: insomma mi sa che sono un bamboccione e tutto questo per essere accettato dai miei genitori. Mi sa che ormai ho perso di vista chi sono e cosa voglio, devo dare una svolta alla mia vita: come posso fare? Sono davvero così in ritardo per recuperare il tempo perso? Sono disposto a tutto. Grazie mille per la risposta. Andrea.
Caro Andrea, capita spesso nella vita di prendere delle decisioni poco ragionate per compiacere qualcuno, soprattutto se questo qualcuno è un familiare e, in particolare, i propri genitori. Arrivano, poi, quei momenti che impongono necessariamente una riflessione, nel tuo caso, l’episodio spiacevole avvenuto sul lavoro. A questo punto comprendere immediatamente cosa si desidera per se stessi è un po’ difficile, perché prima bisogna superare lo sgomento per la nuova consapevolezza. Una volta che si saranno calmate le acque potrai iniziare a ragionare sulla tua vita e sui tuoi desideri e bisogni: a partire dal lavoro ad arrivare alla vita sentimentale. Non sei fuori tempo massimo, nella vita non lo si è mai. Per cui, ora concediti il tempo che serve per riprenderti e quando avrai fatto chiarezza riprendi in mano la tua vita. In bocca al lupo.
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