Disordini alimentari: “Io non sono il mio peso”, la campagna di OpsObjects Onlus e ABA

Disordini alimentari, la campagna di OpsObjects

Disordini alimentari, la campagna di OpsObjects – “Mens sana in corpore sano” dicevano i romani… purché il peso non diventi un’ossessione. Negli ultimi anni, sempre più spesso si sente parlare di disordini alimentari e sempre più frequenti sono le campagne di sensibilizzazione e di prevenzione. L’azienda di gioielli OpsObjects si schiera contro la bulimia, l’anoressia e l’obesità, operando a fianco dell’aba, con la campagna Io non sono il mio peso, promossa dalla OpsObjects Onlus.

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Lotta contro i disordini alimentari – Anche se la pioggia degli ultimi giorni farebbe pensare il contrario, è arrivata l’estate e il primo pensiero che balena nella mente di donne (e uomini) di tutte le età è quello di mettersi a dieta. La convinzione e la pretesta di avere un fisico asciutto, come nelle pubblicità delle riviste patinate, è una realtà comunissima, che non si limita alle settimane che precedono la bella stagione: pur senza un reale bisogno di farlo, molte persone stanno a dieta per una vita intera, lottano con il proprio peso, troppo spesso per piacere agli altri, più che a se stessi. L’estetismo dilagante e perverso del nuovo millennio ha imposto canoni fisici sempre più ristretti, dove il “magro è bello” e se superi i 50 chili, o non stai sotto i 70, “sei out”. Mai sciocchezza è stata più stupida. E OpsObjects diventa la nuova portavoce della lotta contro i disordini alimentari, lanciando una campagna dal titolo “Io non sono il mio peso”. L’azienda di gioielli è senza dubbio un marchio che opera nel mercato moderno e, come si legge nella presentazione del sito web, «non può esimersi dalla responsabilità sociale nei confronti dell’ambiente in cui agisce. Non è possibile offrire le proprie collezioni alla consumatrice finale senza sostenerla […]. Non è più possibile comportarsi come una realtà a se stante, né ragionare solo in termini di profitto: anche le aziende sono fatte da persone e i rapporti umani hanno un valore fondamentale». Per questi motivi, l’azienda fonda OpsObjects Onlus, senza scopo di lucro, «per la realizzazione di progetti volti a sensibilizzare l’opinione pubblica, sostenere e assistere i soggetti meno fortunati e prevenire atti atroci attraverso la prevenzione e l’educazione sociale».

Io non sono il mio peso, la campagna – Il progetto prevede una stretta collaborazione tra la neonata Onlus e l’aba, Associazione Bulimia e Anoressia, fondata nel 1991 dalla scrittrice italiana Fabiola De Clercq (autrice di Tutto il pane del mondo, Donne invisibili, Fame d’amore e Mamy-Marrakech), che in passato ha sofferto e lottato dall’anoressia e bulimia nervosa, vincendo la sua battaglia. La campagna di prevenzione si sviluppa su più livelli: incontri nelle scuole, il numero verde dell’aba 800.165.616, la vendita del braccialetto Ops!Trésor che porta i simboli della campagna e, infine, il lancio di uno spot realizzato in collaborazione con The Jackal, diffuso sul web. Il video mostra le interviste fatte ad alcune giovani donne che parlano del rapporto con il proprio corpo e si sottopongono “alla prova della bilancia”: nonostante qualche momento di esitazione e di imbarazzo, le ragazze non si tirano indietro, felici di mostrarsi per quello che sono. Perché il valore di una persona non si dimostra con la taglia dei jeans.

Francesca Landro

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