Discalculia, quando fare i conti è una fatica!
La discalculia evolutiva è, tra i vari disturbi dell’apprendimento, quella approfondita e studiata in misura minore. Tuttavia si trova una certa facilità nel definirla: la discalculia evolutiva, infatti, è un disturbo delle abilità numeriche ed aritmetiche si manifesta in bambini di intelligenza normale, che non hanno subito danni neurologici. Tale difficoltà può presentarsi associata a dislessia, tuttavia, è possibile anche che ciò non accada. Occorre sottolineare e tenere presente, soprattutto in fase diagnostica, che i bambini affetti da discalculia sono comunque dei bambini con un’intelligenza normale che presentano uno sviluppo tipico e che manifestano questa difficoltà esclusivamente.
Dislessia e discalculia sono collegate? Alcuni ricercatori ipotizzano che dislessia e discalculia siano determinate da un unico fattore sottostante, comune ad entrambe, identificabile nella memoria di lavoro per alcuni, nella rapidità di processamento dell’informazione o nella capacità di automatizzazione per altri, e in un insieme di questi fattori per altri ancora. Nei bambini con discalculia evolutiva sono presenti numerose pause ed errori, oltre che frequenti esitazioni, durante la risoluzione di compiti aritmetici.
I bambini con discalculia presentano numerose difficoltà nei compiti di transcodifica numerica. Obiettivo ed importanza della diagnosi è individuare le componenti dei sistemi dei numeri e del calcolo che non sono state apprese, nonostante una adeguata esposizione all’insegnamento formale. Occorre indagare in promo luogo le abilità di transcodifica numerica, vale a dire la capacità di leggere e scrivere i numeri. Le abilità di calcolo più complesse, in seguito, devono essere valutate attraverso prove scritte ed orali. Queste servono a verificare il livello di apprendimento e d’uso delle competenze di base relative ai numeri e al calcolo, per tutti gli aspetti specifici connessi. Esse devono tenere conto del livello di apprendimento del bambino, dell’esposizione all’insegnamento di cui ha usufruito in rapporto alla classe frequentata. In generale, per quanto riguarda la riabilitazione, occorre individuare i punti critici espressi dal bambino e procedere per gradi nella risoluzione.
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