Gli impiegati di McDonald's criticano Moschino
I dipendenti di McDonald’s contro Moschino – Gli impiegati di McDonald’s, la catena americana di fast food più famosa al mondo, hanno dichiarato il proprio disappunto nei confronti della collezione Fast Fashion 2014 firmata Moschino. La linea, disegnata da Jeremy Scott – direttore creativo della maison italiana – ha scatenato una dura critica da parte dei dipendenti che si sono trovati totalmente in disaccordo con la strumentalizzazione del loro lavoro, considerando l’idea del celebre stilista una mancanza di rispetto nei loro riguardi.
Una scelta inappropriata? – La collezione di Moschino Fast Fashion creata da Jeremy Scott ha suscitato non poco scalpore al suo esordio, avvenuto alla Fashion Week milanese nel mese di Febbraio. Lo stylist americano, famoso per essere costantemente al di fuori degli schemi, nel realizzare la nuova linea si è infatti ispirato ai prodotti del marchio McDonald’s, icona del consumismo occidentale. La collezione, simbolo di originalità al limite del paradossale, è surreale e per certi aspetti comica. L’idea di ispirarsi ad un marchio estraneo al mondo della moda ha suscitato da subito polemiche non solo relative allo stile. Si è infatti sollevata una critica sociologica poiché la collezione è stata interpretata come inno al consumismo e pertanto ritenuta inappropriata. Tuttavia va detto che l’intera fashionissima linea ha riscosso un enorme successo tra le star – vedi Kate Perry e Miley Cyrus – e tra tutti gli appassionati di moda, registrando un sold out nei negozi e risultando cliccatissima on line.
I dipendenti – ‘Lavorare da McDonald’s non è alla moda’: è questo ciò che è stato affermato dagli impiegati della famosa catena di fast food. I dipendenti non riscontrano infatti nessuna ironia né alcun provocatorio umorismo nella creatività di Mr Scott. Gli stessi giudicano negativamente la linea parlando di mancanza di rispetto per il lavoro che eseguono quotidianamente, un lavoro che prevede una retribuzione mensile equivalente al costo di uno solo dei capi della collezione. Gli impiegati ritengono infatti assurdo che vi siano persone disposte a pagare migliaia di dollari per un abbigliamento ispirato alle uniformi di lavoratori retribuiti con un salario minimo. D’altro lato, per cercare di placare questo confronto tra fast food e fast fashion va detto che le intenzioni di Jeremy erano e sono probabilmente distanti da questa estrema visione, e non è affatto escluso che lo stilista abbia realmente voluto rappresentare attraverso i suoi capi una problematica sociale e quindi muovere un’arguta critica al grande consumismo in primis americano.
Chiara Luconi
COMMENTI
[…] del tempo, questa tendenza di Moschino sembra davvero accentuarsi, basti pensare alla recente “collezione Mcdonald’s” o ancora alle modelle-Barbie in passerella in occasione della presentazione della linea dedicata […]