DI A DA IN CON SU PER TRA FRA SHAKESPEARE

DI A DA IN CON SU PER TRA FRA SHAKESPEARE

In un centinaio di minuti Serena Sinigallia ci porta a spasso per il suo mondo intimo ed immaginario raccontandoci del suo appassionato debutto.

Reduce da una maratona teatrale al Teatro Stabile di Torino con 6Bianca, un ambizioso progetto a puntate che ruota intorno al romanzo di Stephen Amidon: Il capitale umano, Serena Singallia ha regalato agli spettatori romani, per la tappa conclusiva della stagione trasversale Dominio Pubblico, un piccolo esempio della sua intelligenza, della sua sagacia, del suo ironico talento. E difatti la lezione-spettacolo verte proprio sullo stupore che nasce alla scoperta improvvisa di un talento – il suo – e poi dall’incredulità a perseverare in un affermazione di quello stesso talento, sempre più dettato ed alimentato dal candore e dal desiderio di mettersi sempre in discussione. Correva l’anno 1996 e la giovane Sinigallia doveva diplomarsi al corso di regia che aveva frequentato, la Scuola d’arte Drammatica Paolo Grassi di Milano, e mentre si trova in vacanza medita fra se e se su cosa fare, su che cosa esercitarsi senza che questo risulti fasullo ed antiquato. La scelta cade su Romeo e Giulietta, e nella difficoltà di trovare una traduzione che ne restituisca tutta la veridicità e la verosimiglianza si imbatterà, grazie a sua madre, nella traduzione di Quasimodo. La giovane Serena si metterà subito al lavoro, nonostante le perplessità dei suoi insegnanti, ed il risultato sarà quello spettacolo che le ha dato la notorietà e che ha girato per molti anni in Italia e all’estero, rappresentando il nostro paese in molteplici occasioni. Da quell’entusiasmo verrò fuori la costituzione, insieme agli altri componenti di quel saggio, del gruppo ormai storico, Atir e che ha trovato casa al Teatro Ringhiera di Milano.

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Serena ci guida quindi per scarse due ore, e la sua carica affabulatoria ci fa rimpiangere che siano solo due e non di più, nella sua poetica, nel suo appassionato approcciare al teatro. E quell’approccio psssa direttamente attraverso il personaggio, l’autore più rappresentativo di tutto il teatro in assoluto: William Shakespeare. Esattamente come il primo amore non si scorda mai, Will non si scorda mai. Ed è incantevolmente adorabile il modo in cui questo amore viene svelato, raccontato, e nel raccontarlo viene rivissuto, rivivificato, con tutto lo stupore e la meraviglia e di quegli occhi piccoli ma profondi della regista/attrice in cui si squarcia un tunnel dove tutti i sensi degli spettatori son trasportati, rapiti senza che ciò possa sembrare una coercizione al contrario, è un dolce lasciarsi andare al docile racconto. Ma questo è quanto concerne un amore per l’altro sesso, per la scoperta di un sentimento spontaneamente corrisposto, adolescenziale, puro. E in questo percorso conoscitivo personale, intimo e spontaneo arriva poi l’ora della resa dei conti e difatti mentre lo spettacolo degli oramai ex allievi divenuti professionisti va a gonfie vele Serena si scontra con un altro forte sentimento ancora da esorcizzare: quello per suo padre prematuramente scomparso.

E decide di attraversare il suo dolore, la sua conoscenza di se, attraverso la messinscena del Lear shakesperiano. Ciò che ne verrà fuori sarà un altro spettacolo cult: Lear ovvero tutto su mio padre. Come è emozionante scoprire il processo creativo che sta dietro l’esperienza, l’esigenza, la necessità di raccontare una storia. Ad accompagnare Serena Sinigallia in questo viaggio magico ci sono i due attori che interpretarono i due giovani amanti in quel lontano 1996, i bravissimi e generosi Arianna Scommegna, per altro Premio Ubu come migliore attrice nel 2014 per lo spettacolo Ritorno a casa di Harold Pinter e Mattia Fabris. Grazie allo loro confortevole e calorosa presenza il palco si anima di energia pura e il loro demiurgo trova coraggio e fiducia nel mettersi a nudo e senza pudore ancora una volta per il caloroso pubblico del Teatro dell’Orologio di Roma.

Di A Da In Con Su Per Tra Fra Shakespeare

di Serena Sinigallia

con Serena Sinigallia, Arianna Scommegna, Mattia Fabris

produzione Atir/Teatro Ringhiera

Teatro dell’Orologio, Roma 12/17 Maggio

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