Non eravamo pronti alla perdita di un grande come David Bowie, ma in fondo il Duca Bianco se ne è andato come un grande del rock quale è, regalandoci un ultimo grande album, che per bellezza e per commozione, avrà sempre un posto speciale nei cuori dei fan.
David Bowie, icona del rock, faro della musica e della sperimentazione per cinque decenni, si è spento la scorsa notte. Questa enorme perdita artistica e umana lascia tutti enormemente sbigottiti, tanto da far ritenere per diverse ore che si trattasse di una falsa notizia. Bowie aveva infatti festeggiato da pochissimo il suo sessantanovesimo compleanno, lo scorso 8 gennaio, data coincidente tra l’altro con l’uscita del suo ultimo album Blackstar, e nonostante i 18 mesi di lotta contro il cancro, sembrava addirittura pronto a tornare sul palco per dei concerti live.
BLACKSTAR, L’ULTIMO LAVORO – Nessuno di noi dunque si aspettava di dover assistere ad un così triste lutto nel mondo del rock, ma David Bowie non ha voluto evidentemente lasciare il mondo senza donare un ultimo lume di bellezza. Il 7 gennaio 2016, un giorno prima dell’uscita di Blackstar, avevamo potuto guardare il video di Lazarus diretto da Johan Renck e ascoltare quindi il primo singolo del nuovo album, che già da solo alimentava l’entusiasmo di accogliere la nuova opera del Duca Bianco. David Bowie in questo suo ultimo lavoro è stato affiancato dal sassofonista Donny McCaslin a capo di un gruppo di musicisti jazz, dando vita a una serie di pezzi che ben conciliano il ricordo della trilogia berlinese con una certa apertura alla musica delle nuove generazioni.
UN MAESTRO FINO ALLA FINE – Bowie ha saputo incantare di nuovo, ha saputo far discutere ancora, cosa che in fondo è sempre stata peculiare della sua personalità. Un maestro che non ha mai cercato o voluto limitarsi a ottenere consensi, ma è stato capace di proporre un tipo di arte che ha in sé una problematicità, che in fondo non è altro che la problematicità stessa della vita. La musica e l’arte in generale infatti diventano grandi e fanno la storia proprio quando sono in grado di far discutere, e di polemiche David Bowie ne ha sempre scatenate molte, cosa di cui non possiamo far altro che essere grati. Dunque è forse con questo insegnamento che dovremmo ricordarlo: non bisogna aver paura di essere grandi, non bisogna accontentarsi e accontentare, bisogna sempre spingersi verso il limite a costa di ricevere critiche. È solo così che, qualunque cosa si faccia nella vita, si potrà essere straordinari. Si potrà rischiare di essere delle stelle nere, ma pur sempre delle stelle.
Credits Reuters/Foeger
Chiara Di Macco
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