Dalla Cina all’Italia: la nuova frontiera della prostituzione

Un mercato ben organizzato – Che molti centri di massaggi cinesi in Italia, nascondano spesso dietro a lettini, oli e massaggi, una rete di prostituzione è cosa nota. Secondo le stime sarebbero circa una ditta su tre ad offrire questo tipo di prestazioni “extra”. L’aspetto veramente importante però è un altro: al mercato della prostituzione è molto difficile mettere un freno, in quanto senza un atto di violenza non c’è una denuncia tale da minacciare la rete del sesso a pagamento. Molte delle donne che dalla Cina emigrano in Italia finiscono per essere assorbite dalla rete della prostituzione, che per loro costituisce il primo e apparentemente il più semplice accesso al mercato del lavoro. Conseguenza: la prostituzione, senza un freno concreto, si espande a macchia d’olio.

Dalla Cina un modello in vista dell’Expo – Sebbene il governo cinese condanni la prostituzione, sono molti gli hotel del Paese (soprattutto nelle grandi città come Hong Kong, Shanghai), che ospitano al loro interno una rete di prostituzione ben organizzata. Spesso, infatti, ai clienti si offre un kit comprendente preservativi, salviette umidificate e una brochure informativa sulle malattie veneree. I clienti interessati, inoltre, possono anche prenotare un’accompagnatrice, scelta tramite agenzia di escort, direttamente all’albergo. E’ possibile che questo nuovo modello di prostituzione ad alto livello, sia importata anche in Italia, per lo meno negli hotel dove è massiccia la presenza cinese, soprattutto in vista dell’Expo 2015 a Milano.

La diffusione capillare in Italia – La prostituzione cinese (strutturata in una vera e propria piramide sociale, che parte dalle prostitute rurali di più basso livello, fino alle cosiddette piccole mogli che lavorano con clienti fissi e ricevono un salario mensile) ha costruito una rete capillare in Italia soprattutto grazie agli annunci di cui sono infarciti i giornali cinesi diffusi in Italia. Esistono, inoltre, forum ad hoc che recensiscono i centri di massaggi migliori, con un linguaggio che vorrebbe essere ambiguo, ma che in realtà è fin troppo comprensibile: “Mi chiede se l’arrosto lo preferisco fatto a mano, oppure mangiato, (con 20 o 40 euro in più per la cuoca). Scelgo la libagione da 40 euro” recita una recensione.