Dal Fumetto, No al Femminicidio

Dal Fumetto, No al Femminicidio

Dal Fumetto 12 soggetti in cartolina per dire Basta al Femminicidio

Basta alla violenza sulle donne, basta al femminicidio. Anche l’arte fumettistica scende in campo contro l’abuso sulle donne e lo fa attraverso una campagna lanciata dal sito Postcardcult.

Un No al Femminicidio in cartolina –Il Fumetto dice basta!” ideato dalla “Comics Collection“, 12 soggetti in cartolina, più una cover, che spaziano dai più importanti personaggi a fumetti delle case editrici nazionali a immagini create ad hoc da parte di celebri autori, fino alle cover di alcune graphic novel in tema con questo tragico argomento.

Dal Fumetto 12 soggetti in cartolina per dire Basta al Femminicidio

Dal Fumetto 12 soggetti in cartolina per dire Basta al Femminicidio

Celebri personaggi a fumetti saranno i protagonisti di cartoline che saranno distribuite in location pubbliche per sensibilizzare la gente sull’argomento.
Il Fumetto contro la violenza sulle donne – Ci sarà Eva Kant, l’eterna fidanzata di Diabolik, che quest’anno compie cinquant’anni; avremo Asso, l’alter ego di Roberto Recchioni, uno dei fumettisti più noti a livello nazionale, oggi curatore anche di Dylan Dog e papà della miniserie Orfani della Bonelli Editore; Julia, la detective di casa Bonelli, una vera eroina del fumetto.
E ancora: “A Panda Piace“, la spassosa creatura di Giacomo Bevilacqua che fra poco sbarcherà in edicola; una fanciulla di Milo Manara, non succinta come al solito ma armata di pistola e pronta a difendersi; due graphic novel in tema, come Inès di ReNoir e Io so’ Carmela di Becco Giallo. Il protagonista de Il Corvo in una posa già vista ma con autorizzazione diretta di James O’ Barr e la cruda ma adeguata immagine di Alessandro Mazzetti, uno che di solito punta sull’accattivare le sue donne ma che questa volta ha realizzato un vero disegno ad hoc.
E infine colui che difende proprio i più deboli, Long Wei di Diego Cajelli e con il testimonial in carne ed ossa Francesco Facchinetti, che ha voluto metterci la faccia facendosi ritrarre da Lola Airaghi.
Una campagna contro il femminicidio – La campagna si autofinanzia grazie a un progetto di crowdfunding, perché l’intenzione è quella di estendere l’iniziativa a nuove collection che riguardino anche personaggi di altre tematiche come quelle dello sport e dello spettacolo.

COMMENTI

WORDPRESS: 0