Il cyberbullismo riempe le cronache degli ultimi anni e finalmente viene proposta la prima bozza per regolamentare un fenomeno che sta diventando piaga sociale delle nuove generazioni...
Disagio e minaccia di una nuova generazione di adolescenti – Ovunque questa parola riempe i silenzi, sgomitando nei telegiornali per farsi conoscere e riconoscere. Il cyberbullismo è la minaccia della nuova generazione di giovani che veicolano tutte le interazioni sociali attraverso internet. Con cyberbullismo intendiamo infatti il bullismo online o comunque violenze, soprusi e intimidazioni rivolte tramite blog, social network, e-mail, messaggistica istantanea e quant’altro. Il termine che invece è chiamato a identificare la molestia virtuale di un adulto nei confronti di un minore, altra piaga sociale con i quale devono far conto i ragazzi oggi, è cyberharassment. Ne parliamo in quanto le vittime di questo bullismo un po’ pavido hanno tristemente riempito le cronache negli ultimi anni, producendo vittime in quelle fasce d’età ritenute più vulnerabili.
Un fenomeno da gestire – Il cyberbullismo si basa su una mera dinamica: l’anonimato rende gli idioti coraggiosi, dietro identità virtuali ci si sente in diritto di deridere chiunque non incorrendo in nessuna ripercussione, anzi l’anonimato sembra autorizzare alla cattiveria. Questa problematica ha trovato finalmente spazio sul tavolo istituzionale, ieri è stata approvata la bozza del primo Codice di autoregolamentazione contro il cyberbullismo, firmata dal viceministro dello Sviluppo economico Antonio Catricalà con Confindustria digitale, Polizia postale, Autorità per la privacy, Garante per l’infanzia, Google e Microsoft. E’ possibile consultare la bozza pubblicamente per 45 giorni sul sito del ministero.
Una piaga sociale del mondo informatizzato – Catricalà commenta così il provvedimento: “E’ il primo risultato concreto del tavolo tecnico sul fenomeno.Voglio esprimere la mia soddisfazione per la collaborazione ricevuta non solo dalle istituzioni ma anche dagli operatori della Rete su un tema così delicato e rilevante per la vita dei nostri giovani e giovanissimi”.
L’intento dietro questa bozza riguarda la possibilità di controllare questo fenomeno attraverso sistemi di segnalazione visibili e presenti in ogni pagina visualizzabile, in modo che anche i bambini riescano ad auto-segnalare situazioni allarmanti. D’altronde questo fenomeno, forte della globalizzazione, è divenuto un disagio quasi universale, coinvolgendo tutto l’occidente e parte dell’oriente informatizzato. A volte i social network connettono reti di amicizia, a volte rendono virale lo scherno e l’umiliazione, uccidendo letteralmente per la vergogna. Le vittime sembrano essere giovani adolescenti e ragazzi omosessuali, la cui vulnerabilità viene esposta a un pubblico ludibrio annientante.
COMMENTI
[…] unire le forze con la Marvel Entertainment in questa campagna di prevenzione del bullismo e del cyberbullismo. Questi due fenomeno hanno raggiunto proporzioni da vastissime, con un ragazzo su quattro vittima […]