Un racconto personale da parte di un cronista d'eccezione per il giorno conclusivo del XVIII Festival Internazionale del Fumetto, dell'Animazione e dei Games.
Domenica 4 ottobre ore 10.00.
Si parte dalla Stazione Tiburtina direzione Fiera di Roma per partecipare al Romics, XVIII Festival Internazionale del Fumetto, dell’Animazione e dei Games che ha aperto le porte al pubblico per l’edizione autunnale il 1 ottobre e che si conclude proprio oggi. Fin dall’attesa sulla banchina del binario cinque si intuisce subito che sarà un bagno di folla,. Ma un bagno di folla entusiasmante e contagioso. Il treno arriva puntuale, ma purtroppo pochi vagoni e siamo davvero in tanti a voler salire. Alla fine accalcati, stretti ed emozionati riusciamo ad entrare tutti. Durante il viaggio scopro che molti partecipanti provengono da tutt’Italia o almeno dalle regioni limitrofe al Lazio. Si sa il Romics è una manifestazione importantissima e che proprio per l’alta qualità offerta e le partecipazioni di ospiti illustri viene considerata una delle più ragguardevole al mondo. Da qui ad esempio partiranno i vincitori che parteciperanno alle selezioni ufficiali in Giappone e in Brasile dei migliori Cosplay internazionali. E già in treno se ne ravvisa qualcuno veramente particolare e curioso.
Il tempo di poche fermate e siamo giunti ai caratteristici tunnel in plexiglass che conducono dalla stazione agli ingressi della Fiera di Roma. L’immensa folla finalmente ha gli spazi necessari per potersi esprimere liberamente e distribuirsi naturalmente all’interno dei vari padiglioni dove si sviluppa l’articolato percorso di quest’anno del Romics. E congiungersi alle altre migliaia di partecipanti. Ovviamente si passa a visitare l’ampio stand che ospita le due spettacolari Jaguar in omaggio a Diabolik e al nuovo DK che nasce da una costola del ben più maturo ed affascinate uomo in calzamaglia nera e che proprio al Romics vede il suo debutto nazionale. Splendide le tavole dipinte a mano che ci riportano alla mente le prime storiche copertine pubblicate dalla mitica casa editrice Astorina. Ma basta voltarsi di spalle e ci si trova di fronte ad altre sorprese meravigliose, sempre nello stesso stand, si possono ammirare le tavole preparatorie dei vari cartoni nati dalla fantasia da un altra nostra gloria nazionale: Bruno Bozzetto. Passiamo anche davanti allo spazio riservato a Poste Italiane dove è possibile ammirare ed acquistare in tiratura limitata i quattro annulli filatelici ed un minifolder dedicato agli appassionati del collezionismo.
Un ultima occhiata gli stands, si fa qualche acquisto, e ci si tuffa nel mare di folla e soprattutto delle centinaia di Cosplayers che si aggirano e si mescolano fra la variegata platea di partecipanti. È davvero incredibile e stupefacente la passione, la dedizione e la cura di alcuni di loro. Costumi teatrali a tutti gli effetti degni di un palcoscenico di tutto riguardo e che al cronista, prestato per l’occasione, in quanto appassionato e cultore del fumetto, appaiono su di un immenso palcoscenico e dove le pose che questi partecipanti/personaggi assumono, fanno parte di una recita prestabilita, che ogni qualvolta gli si chiede di poterli immortalare o di farsi ritrarre con loro agiscono con una libertà ed una scioltezza degna di attori di provata esperienza diventando per magia quel personaggio che incarnano. E questa peculiarità diventa ancora più evidente in gruppi tipo gli Avengers, i Gostbusters, i Guardiani della Galassia, ma ve ne erano tantissimi altri. Non sono mancati anche quest’anno i ‘free hugs’, l’iniziativa che prevede abbracci gratis, in pratica ragazzi molto giovani che si abbracciano teneramente fra loro al primo incrocio di sguardi, uno scambio di affettuose effusioni, e via andare verso altri abbracci. Il bilancio è un esperienza assolutamente atipica e unica, irripetibile per chi come il sottoscritto abituato a lavorare di sera e al buio di una sala off o di un teatro ufficiale, ritrovarsi catapultati in un palcoscenico assolutamente unico, una magia a cielo aperto.
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