"La nobiltà del fine di questa iniziativa più grande dell'imbarazzo provato"
Due giovani consigliere comunali prostitute per finta – Le consigliere comunali di Castel Volturno (Caserta), Anastasia Petrella e Stefania Sangermano si sono finte prostitute per un giorno per denunciare insieme al sindaco, Dimitri Russo, quello che per loro è un atto di abbandono da parte dello Stato di una zona di Caserta caratterizzata da prostituzione, criminalità, degrado. Il sindaco ha reso le consigliere comunali prostitute per una mattinata lungo la Domiziana, su uno dei marciapiedi abitualmente frequentati da vere prostitute, e le due donne hanno ricevuto, in meno di 2 ore, almeno una quindicina di offerte dai clienti che si accostavano in auto. Tuttavia gli uomini che hanno tentato di abbordare le consigliere comunali prostitute per finta si sono visti comparire improvvisamente davanti il sindaco di Castel Volturno ripreso da una telecamera, che li invitava provocatoriamente alla raccolta indifferenziata dopo il rapporto sessuale.
Le consigliere comunali prostitute per smuovere le coscienze – Anastasia Petrella e Stefania Sangermano, entrambe al di sotto dei trent’anni, hanno accettato di prendere parte all’esperimento progettato dal sindaco di Castel Volturno (esperimento che non è piaciuto ad alcuni suoi colleghi del Casertano) sia per denunciare il reato di sfruttamento della prostituzione che nella zona della Domiziana continua indisturbato (gestito esclusivamente da gruppi di clandestini ed immigrati africani) sia per cercare di smuovere le coscienze degli uomini che abitualmente usufruiscono del sesso a pagamento ai danni di ragazze sfruttate e minacciate. Le due consigliere casertane non si sono pentite di aver accolto l’idea del sindaco: “La nobiltà del fine di questa iniziativa era molto più grande del pur enorme imbarazzo che abbiamo provato“.
“Ora capisco cosa prova una donna costretta a prostituirsi” – Le consigliere comunali prostitute per un giorno, nonostante durante l’esperimento siano state sorvegliate e protette da numerosi volontari e dalla polizia municipale, hanno provato sulla loro pelle le emozioni che provano le donne costrette a vendere il proprio corpo per strada. Stefania Sangermano racconta: “Quando il sindaco ci ha proposto questa iniziativa abbiamo accettato subito, senza tentennamenti, ma devo ammettere che poi è stata veramente dura, anche più di quanto mi aspettassi. Sapere come funzionano certe cose non è la stessa cosa che viverle. Perché per quanto fosse tutto finto, gli approcci erano veri, le offerte anche. E mi sento come se quelle parole, quegli sguardi mi avessero lasciato un segno. Ora so anche che fino a oggi non avevo capito del tutto che cosa può provare una donna che è costretta a prostituirsi, perché non dimentichiamolo mai: chi è sbattuto per strada sono quasi sempre ragazzine prima ingannate e poi obbligate con la forza e il ricatto. Adesso capisco meglio il loro dolore, e mi sembra ancora di più una cosa insostenibile”.
Ecco il video dell’iniziativa del sindaco di Castel Volturno –
COMMENTI