Come uscire da un attacco di panico

Come uscire da un attacco di panico

L’attacco di panico, negli ultimi anni, colpisce un numero sempre maggiore di persone di ogni età, senza distinzioni tra i sessi. Ecco come riconoscerlo ed uscirne, senza medicine.

Che cos’è un attacco di panico – Il panico è un episodio acuto di ansia, paura o terrore, spesso associato alla sensazione di una catastrofe imminente. Durante un attacco di panico sono presenti sintomi come fatica, impossibilità a respirare, palpitazioni, dolore, senso di oppressione al petto, asfissia o soffocamento. Sono frequenti tensione muscolare, irritabilità, insonnia, ma soprattutto paura di perdere il controllo. Infatti, i soggetti più a rischio sono quelli dalla personalità rigida, che hanno paura dei cambiamenti e cercano di controllare le proprie emozioni:quest’ultime, se  represse, predispongono maggiormente agli attacchi di panico. Quando si manifesta una crisi, queste persone sentono di perdere il controllo di se stesse e quindi tendono ad evitare qualsiasi situazione che possa provocare questo terrore irrazionale ed un nuovo attacco di panico. Così, queste persone non riescono più a far nulla, se non accompagnati da altre persone. Le situazioni più comuni che possono provocarlo sono lutti, separazioni, nascita di un figlio, matrimonio: tutti grandi cambiamenti e il riassetto emotivo può richiedere tempo. L’essere vittima di una violenza, problemi finanziari e lavorativi possono destabilizzare.

attacco di panico

Come affrontarlo – Nei casi più acuti, si ricorre alla psicoterapia, a psicofarmaci e terapia psicologica cognitivo/comportamentale. Risultano efficaci le tecniche di rilassamento o le meditazioni. Sono utili lo sport e lunghe passeggiate: l’esercizio fisico rilascia endorfine, che danno sensazione di euforia, riducendo la tensione giornaliera.  Può dare sollievo respirare fragranze e oli essenziali, in quanto il profumo stimola il sistema limbico. Se non si riesce ad evitare in nessun modo l’attacco di panico, si può provare a respirare in un sacchetto di carta, gestendo così l’iperventilazione tipica di ansia e panico. Si può trovare uno spazio tranquillo e areato,  sedersi comodamente e respirare, concentrarsi sulla respirazione, finchè il battito cardiaco rientra nella normalità.

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