Come parlare ai bambini: decalogo per una mamma

Come parlare ai bambini: decalogo per una mamma

rispondere alle domande dei bambini è un passaggio fondamentale nella crescita, per cui bisogna rispondere sempre alle domande che i piccoli ci pongono adeguando il contenuto e lo stile del messaggio all'età.

Come parlare ai bambini: I bambini, soprattutto quelli molto piccoli, sono degli attenti osservatori del comportamento altrui, ed in particolare di quello dei genitori. La curiosità che contraddistingue le fasi precoci dell’infanzia porta il bambino a cercare di interpretare ogni evento o situazione in cui si trova e, quando non riesce a capire, inizia a chiedere. La famosa fase del “perché”, quella che ci fa tanto sorridere e, allo stesso tempo, ci fa tanto spazientire. Ma come si risponde alle domande dei bambini? Una regola generale valida per ogni tipo di domanda è che la risposta deve essere adeguata all’età, non è necessario mentire al bambino per nascondergli qualcosa di troppo doloroso o qualcosa che riteniamo non possa capire: al bambino si può dire tutto, basta parlargli in modo adeguato, utilizzando termini che possano essere facilmente compresi includendo esempi che riguardano il quotidiano del bambino e, soprattutto veicolando il messaggio adeguato all’età. Importante è comunque rispondere a tutte le domande del bambino, il non detto, il non ricevere risposta porterà il piccolo a ricercare in solitudine soddisfazione alle proprie curiosità, giungendo a conclusioni fantasiose ed inadeguate. Per cui, cara mamma, rispondi sempre alle domande dei tuoi bambini.

parlare

Decalogo: Come parlare ai bambini? Ecco dieci semplici regole per una mamma:

  1. Rispondere sempre ad ogni singola domanda;
  2. Non inventare storie fantasiose o bugie per evitare verità difficili o scomode, ma fornire risposte adeguate all’età;
  3. Fornire esempi che riguardino il quotidiano del bambino per evitare di allarmarlo: es “perché hai litigato con papà?” “…anche a te non capita di litigare con i tuoi amichetti?”;
  4. Usare un linguaggio semplice, chiaro e concreto con pochi nomi astratti (gioia, tristezza, felicità…);
  5. È una buona norma chiedere prima di fornire una risposta che idea si è già fatto in merito il bambino: es. “tu cosa credi che sia?”;
  6. Evitare risposte evasive che potrebbero creare ancora più dubbi;
  7. Cercare di non far passare messaggi aggressivi che evocano punizioni: es. “si fa in questo modo altrimenti ti metto in punizione”;
  8. Addurre al destino, al fato, alla fortuna le motivazioni di una determinata situazione poiché il bambino ha bisogno di basarsi su concreti dati di realtà per approdare alla conoscenza del mondo;
  9. Mostrarsi calme e sicure, perfettamente padrone della situazione, il bambino deve potersi fidare di ciò che dice la mamma;
  10. Ultima regola, forse la più importante, usate il cuore, oltre alla testa, perché nessuno può conoscere il vostro bambino meglio di voi.

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Accompagnare nella crescita deve essere la priorità: Le domande dei bambini creano ansia e timore, ma mantenere la calma e accompagnarli nella crescita è la migliore soluzione che si possa trovare alle proprie paure.

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