Il killer di Colorado Springs aveva come obiettivo ideologico quello di dare un segnale contro la pratica dell'aborto. La clinica in cui è avvenuta la sparatoria ospita il programma 'Planned Parenthood' si occupa di pianificazione familiare e di controllo delle nascite.
Colorado Springs è stata lo scenario di una ennesima sparatoria negli Stati Uniti ieri, 28 novembre. In America si sa, procurarsi armi è un gioco da ragazzi, così ancora una volta un comune cittadino ha potuto seminare il terrore tra la folla. Un uomo armato di fucile, dopo essersi aggirato in strada, si è introdotto e barricato nella sede di ‘Planned Parenthood’. Tre sono le vittime: un agente di polizia e due dipendenti della struttura sanitaria, a questi si aggiungono 9 feriti, tra cui 4 civili. Per Obama la situazione è inaccettabile: “Basta armi facili, la misura è colma”, così il presidente degli Stati Uniti si esprime dalla casa bianca.
FANATISMO ANTI-ABORTISTA – Il killer è un uomo di 57 anni, Robert Lewis Dear, fondamentalista di estrema destra che dopo l’arresto avrebbe affermato che “ora la smetteranno di vendere pezzi di bambini”. L’uomo sarebbe infatti un fanatico anti-abortista che, individuato dalla polizia in una zona commerciale molto trafficata in occasione del Black Friday, si è barricato nella clinica che ospita il programma ‘Planned Parenthood’. L’edificio sanitario che si occupa di pianificazione familiare pratica infatti anche l’aborto, e già in passato molto spesso il programma portato avanti in questa sede è oggetto di dure critiche da parte dei movimenti ‘Pro life’.
POLITICA E ABORTO – Il killer di Colorado Springs con il suo intervento violento ha riportato a galla una tematica ancora molto calda per la politica americana. Molti politici infatti, specialmente tra i conservatori repubblicani, condividono posizioni anti-abortiste e giudicano illegittimo il lavoro portato avanti dal programma ‘Planned Parenthood’. La tematica, che emerge ultimamente molto spesso all’interno dei dibattiti tra i candidati alla Casa Bianca per le elezioni politiche del 2016, vede schierarsi invece la democratica Hilary Clinton con il suo pieno sostegno al programma ‘Planned Parenthood’ e al suo importante ruolo sociale di garante di diritti fondamentali per le donne come quello dell’interruzione di gravidanza e del controllo delle nascite. Anche nella civilissima America c’è ancora bisogno di difendere diritti che dovrebbero essere dati per scontati almeno in certi Paesi, e questo tragico evento deve ricordare a tutti la necessità di non abbassare mai la guardia. I diritti, una volta conquistati, vanno anche difesi con fermezza.
Credits Justin Edmonds/Getty Images
Chiara Di Macco
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