Jack h una relazione con un uomo, conosce, frequenta e si innamora di una donna. Questo incrinerà la relazione fra i due uomini. Che cosa deciderà Jack infine, lasciare la donna o rimanere con l'uomo? Una attenta e feroce analisi dei rapporti di coppia con esiti a volte grotteschi.
Cock di Mike Barlett è una commedia brillante a tratti rivelatrice, un congegno drammaturgico geniale, perfetto. Jack, l’unico personaggio ad avere un nome, vive da otto anni insieme con un uomo, non sono sposati ma poco ci manca. Evidentemente in Inghilterra, dove la commedia ha debuttato al Royal Court Theatre di Londra nel 2009, non è necessario sposarsi. Un uomo e un proprio simile possono decidere di sposarsi o meno questo non cambia nulla per nessuno. Siamo nei pressi della normalità. Invece in Italia di unioni civili, di matrimoni, di pacs si parla dall’86 e al momento non c’è nulla di fatto. Ancora a parlare di Family Day in protezione di una famiglia cosiddetta regolare che non esiste più. Anche per gli etero-normali, il modello catto-tradizionalista non esiste più. Esiste una cosiddetta famiglia allargata, la convivenza, compagine di vario tipo ma il matrimonio in bianco con velo e tutto quello che ruota intorno a quel velo non esiste più. Esistono solo Adinolfi, Maroni, Calderoli, Meloni, Ruini e qualche altro prode condottiero e le loro abissali contraddizioni a difendere un baluardo indifendibile. Rimangono in piedi solo le crisi coniugali senza distinzioni di sorta e quanto ad esse concerne, non la tipologia di unione.
Questo l’antefatto. Dunque cosa accade fra Jack e il suo compagno? Accade che Jack nel percorso che va da casa sua al lavoro occhieggia una donna e se ne incuriosisce, ricambiato, dapprima si frequentano, infine la donna si inserirà nel rapporto fra i due uomini, cercando una propria identità, incrinando quelle che già sono le poche certezze di Jack, e che tenevano ancora saldo il rapporto fra i due. Pian pianino i dubbi e le preoccupazioni di Jack, che non è mai stato deciso, porteranno il ragazzo ad una fatidica decisione. Una cena fra i tre, a cui sarà invitato anche il padre dell’uomo convivente di Jack, accorso a porgere aiuto necessario al figlio in piena crisi coniugale, metterà fine ad ogni problema?
Sapiente gioco di detto e non detto, di allusioni che fanno di questo piccolo capolavoro una commedia ironica, brillante, scettica, impassibile, impudente, un manuale elegante e spericolato di posologia e consumo di un buon rapporto di coppia. Nato dapprima come studio grazie alla volontà dei quattro valentissimi interpreti sotto la sapiente guida del regista Silvio Peroni, lo spettacolo ha debuttato alla rassegna Trend al Teatro Belli nel 2012, ed ora è visibile in tutta la sua piena maturità fino al 31 gennaio al teatro dell’Orologio di Roma. Un quadrato ispido e rasposo su cui si svolge l’azione più che un ring come sottolinea la campanella ad ogni round, sembra un tatami su cui gli interpreti di queste esistenze complesse lottano letteralmente alla sopravvivenza, mantenere in vita le proprie relazioni, ognuno vorrebbe portare a casa il proprio pezzo di trofeo. L’unico fino alla fine e guarda caso, l’unico per l’autore ad avere un appellativo, che non ha un identità precisa, resterà chiuso all’angolo con i suoi rovelli esistenziali sarà proprio Jack.
COCK
di Mike Barlett
con Fabrizio Falco, Jacopo Venturiero, Sara Putignano, Enrico Di Troia
regia Silvio Peroni
produzione Pierfrancesco Pisani e Nido Di Ragno in collaborazione con Infinito srl
Teatro dell’Orologio, Roma fino al 31 gennaio
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