La Cina comincia un lento cammino verso la democrazia, allentando la legge del figlio unico e con l'abolizione dei campi di lavoro forzato
La strada verso la democrazia– La Cina comincia lentamente la strada verso la democrazia, allentando due dei sistemi che più hanno sconvolto le vite delle generazioni cinesi degli ultimi anni. Il primo consiste nella legge del figlio unico che da quando è stata introdotta nel 1971 e poi imposta nel 1980 per bloccare l’insostenibile crescita demografica ha causato 336 milioni di aborti, senza contare poi che i 196 milioni di uomini e donne sterilizzati dai medici cinesi. La Cina fa un passo in avanti, allentando la legge: da oggi le famiglie in cui uno dei due genitori è figlio unico potranno permettersi di avere due figli. Non che la legge sia stata stravolta, ma si apre un piccolo spiraglio che può avere le sue evoluzioni. Il lunghissimo comunicato del Terzo Plenum del Comitato centrale comunista, a proposito dell’apertura al mercato, contiene anche una nuova dimensione umana.
I campi di lavoro forzato– Il secondo sistema che subirà l’abolizione è quello dei campi di lavoro forzato, o meglio: i “campi di rieducazione attraverso il lavoro”, in cinese “ laojiao”. Mao Zedong li avevi istuiti negli anni ’50 per punire i “controrivoluzionari”. Il loro numero non è certo: si poteva finire nel campo per espressione di libero pensiero, per piccoli furti, per dissenso, per protesta, per prostituzione. Non era necessario avviare la pratica in tribunale . Così non si hanno dati sui prigionieri. Insomma, uno dei più grandi incubi cinesi pare essere finito.
La pena di morte– C’è anche un’altra via accennata: quella della pena di morte. Il governo promette di ridurre il numero dei crimini soggetti alla pena capitale. Oggi i reati puniti con la morte sono 55. Le aperture sociali di questa nuova Cina che si sta delineando fanno ben sperare a un futuro con più diritti. Certo, c’è una Cina retrograda che dovrà fare un lungo cammino di democrazia (come ci dimostrano appena ieri le accuse alle giovani donne cinesi per loro campagna su I monologhi della vagina), ma le riforme sono il primo passo verso la coscienza della libertà.
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