The Dinner: il film esordio alla regia di Cate Blanchett, una donna acuta e coinvolta appieno nel suo lavoro
Eclettica, raffinata e bravissima. Solo tre delle qualità di Cate Blanchett: attrice premio Oscar per The Aviator di Martin Scorsese (2004), in corsa con la candidatura per Blue Jasmine di Woody Allen e da oggi impegnata col suo primo film da regista.
Si intitola The Dinner (La cena) ed è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Herman Koch, best seller per il New York Times e tradotto in dodici lingue.
La storia, in cui non si sa ancora se l’attrice sarà protagonista, esplora il rapporto tra genitori e figli costruendo la trama su un efferato omicidio per mano di questi ultimi. Le coppie si trovano quindi sedute a un tavolo per affrontare le conseguenze e prendere atto delle proprie responsabilità.
Due i ragazzi accusati: Michael e Rick. I genitori dell’uno e dell’altro avranno però reazioni diverse. Paul Lohman, padre di Michael, si sentirà responsabile del carattere violento del figlio e insieme alla moglie cercherà di proteggerlo ad ogni costo. Di contro, Serge e Babette (genitori di Rick) sono interessati più alla carriera politica e alla candidatura come Primo Ministro olandese di Serge, una notizia di questa gravità potrebbe troncarla inesorabilmente.
La costruzione è quella di un thriller psicologico in cui le scelte e gli effetti sono ostacolati da verità nascoste e da confini oltre i quali si può perdere il controllo. Fino a che punto si spingeranno i genitori per proteggere il futuro dei loro figli?
Nell’arco della sua carriera ventennale Cate Blanchett ha dimostrato di avere un talento indiscutibile e una classe teatrale nata già durante l’adolescenza. Ha trascorso gli ultimi cinque anni come co-direttore artistico della Sydney Theatre Company, al fianco del marito, il drammaturgo Andrew Upton. Ha diretto Blackbird del drammaturgo David Harrower e le memorie di Joan Didion: L’anno del pensiero magico.
Si attende quindi con interesse l’esordio alla regia di una donna acuta e coinvolta appieno nell’arte e nel cinema.
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