Catania: l’omofobia torna sulle spiagge

Catania: l’omofobia torna sulle spiagge

Due ragazze allontanate per un bacio

Baci fra donne – Siamo a Catania, sulla spiaggia, in un assolata giornata di luglio. La vicenda ricorda quella di più di un anno fa a Fregene: lo scandalo di effusioni amorose fra donne e, subito dopo, la denuncia per atti osceni in luogo pubblico. Anche qui le protagoniste sono due ragazze e anche qui sono vittime di omofobia. Le due si erano recate al Lido Azzurro, sulla spiaggia di Catania, e si comportavano come fa una coppia qualunque: baci e abbracci in pubblico, nei limiti del pudore. “Non ci siamo mai sfiorate; solo un bacio a stampo quando eravamo distese, poi io mi sono messa accanto a lei a guardarla e scherzare” dice una delle due ragazze, le quali decidono di rimanere anonime. Infatti, la questione mette in luce anche un altro problema: il difficile rapporto coi propri genitori, che non riescono ad “accettare” la loro omosessualità.

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La reazione – La reazione da parte degli spiaggianti di Catania non tarda a farsi sentire. La prima a muoversi, infatti, è una signora che, non appena le vede, dice: “Ma che fanno, filmiamole così facciamo vedere il video”. Una frase che mette ben in luce la discriminazione frequente fatta su questi soggetti, trattati a volte come malati altre come fenomeno da baraccone, da filmare e mostrare per divertirsi. Dopo poco è il turno di un uomo, personale della sicurezza: “Signorine comportiamoci bene!”, ripete più volte, davanti agli occhi sbalorditi delle due che, pur avendo chiesto più volte quali regole avessero infranto, inizialmente non ricevono risposta. Alla fine, la grande colpa delle due fidanzate, apparentemente, è quella di aver scelto lo spazio davanti alle cabine per stare insieme, luogo riservato ai possessori di cabina. Ma è chiara la natura del pretesto: l’agente di sicurezza ha allontanato le ragazze, “tutelando” lo sguardo puro e pudico degli osservatori.

Boicottaggio – Ma anche la risposta dal web non ha tardato a farsi sentire. La pagina facebook LGBT news Italia dà la notizia. E il caso sta diventando mediatico: una grande testata giornalistica, come Repubblica, ha fatto un’intervista alle due ragazze. Il Lido Azzurro così si difende: “Rammarico per l’imbarazzo pubblico della ragazza. Stabiliremo responsabilità del personale. Siamo certi che il nostro personale è intervenuto, su segnalazione di altri clienti dello stabilimento, per far rispettare esattamente gli stessi criteri di comportamento pubblico che pretendiamo da qualsiasi coppia eterosessuale. Chi ci accusa di omofobia, strumentalizza. Da tre anni ospitiamo torneo di Volley sponsorizzato da Arcigay.” Da parte sua, l’associazione Arcigay intima di non usare la squadra di volley come scudo, strumentalizzandola a sua volta. Nel frattempo, sulla rete è scattata l’operazione boicottaggio Lido Azzurro, che attraverso l’uso di hashtag diffonde la protesta e la solidarietà nei confronti delle due ragazze.

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