CassinoOff e lo spettacolo Bianco&Nero: rifugiati sul palco
Il Festival CassinoOff – Il festival CassinoOff, promosso dall’associazione CittàCultura e con il sostegno del Comune di Cassino e della Banca popolare del Cassinate, con il patrocinio dell’Università degli studi di Cassino e la collaborazione dell’Atcl, porta nella città di Cassino spettacoli teatrali e danze, presentazioni di libri e mostre. Il festival CassinoOff, rassegna di Teatro Civile, quest’anno diretto da Francesca De Sanctis, giornalista dell’Unità, si propone di riflettere su tematiche scottanti e attuali, riguardanti il nostro paese e non solo. Integrazione, guerra, ricerca della verità. Non a caso, il festival di quest’anno è dedicato a Tina Merlin, Ilaria Alpi e Benedetta Tobagi: tre figure di donne, giornaliste, impegnate politicamente, che a volte hanno dato la vita per questa ricerca.
Bianco&Nero, una riflessione in teatro – CassinoOff è in corso dal 29 marzo e si concluderà il 6 luglio con l’esibizione di Ascanio Celestini al Teatro Romano. Il prossimo appuntamento però è molto più vicino: si tratta dello spettacolo teatrale “Bianco&Nero”, scritto e diretto da Laura Sicignano, che il Teatro Cargo di Genova porterà in scena venerdì 23 maggio. Uno spettacolo che propone una riflessione su un tema oggi quanto mai attuale: l’incontro con l’altro. Bianco e nero come due tipi di persone, di diverse concezioni del mondo che si incontrano, interpretate da Irene Serini, attrice professionista italiana, ed Emmanuel Ansan Osaro, un ragazzo nigeriano di appena 18 anni. Bianco e nero come colori che fanno parte, però, di un mondo ricco di sfumature. “O forse il bianco e nero sono solo categorie mentali di una cultura che a breve sarà davvero globale e unica”.
Il progetto con i rifugiati – “Bianco&Nero” è una pièce, però, che si inserisce all’interno di un progetto più grande del Teatro Cargo: quello di fare teatro con dei ragazzi rifugiati, sbarcati in Italia dopo viaggi via mare spesso dolorosi e solitari, ospitati in due comunità d’accoglienza a Genova. I giovani rifugiati hanno incontrato il teatro, il teatro li ha accolti. Spesso si è trattato di un percorso non facile, che ha trovato dubbi, domande, opposizioni prima di arrivare a portare in scena spettacoli quali “Odissea dei ragazzi” e, ora, “Bianco&Nero”. Un teatro certamente più vero e politico, nel senso più sano del termine. Del resto, come ha detto la stessa direttrice del CassinoOff, “Il teatro è politico per sua stessa definizione, nel senso che agisce con la coscienza del luogo e della società in cui si vive”. E questo spettacolo lo dimostra.
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