Caso Yara, perizia informatica: “Massimo Bossetti aveva un’ossessione per le tredicenni”

Massimo Bossetti aveva un’ossessione per le tredicenni – La perizia informatica sul pc di Massimo Bossetti, accusato dell’omicidio della piccola Yara Gambirasio, ha reso nota la sua forte ossessione verso le tredicenni. Il computer del carpentiere di Mapello è stato controllato e i tecnici della procura hanno scoperto che Bossetti effettuava spesso ricerche legate alle tredicenni e alla sfera sessuale. Le parole chiave usate dall’indagato per l’omicidio di Yara erano “13enni“, “vergini“, “ragazzine” e “rosse“, come riportato nella perizia informatica. Secondo il pm Letizia Ruggeri questa sua ossessione per “il sesso delle ragazzine” sarebbe proprio il movente dell’omicidio.

Copertura delle tracce – I tecnici della procura hanno dovuto affrontare molte difficoltà per riuscire a scoprire i dettagli riportati nella perizia informatica, perché Massimo Bossetti faceva di tutto per coprire le tracce lasciate dalle sue morbose ricerche virtuali. La sua ultima ricerca compromettente risale a diciotto giorni prima del suo arresto, in un momento in cui si trovava a casa impegnato ad effettuare ricerche su ragazzine tredicenni. Massimo Bossetti si impegnava a ripulire completamente il suo pc per evitare che le sue ricerche compromettenti venissero scoperte da altre persone, probabilmente dagli altri membri della famiglia.

Ricerche compromettenti – L’attenzione di Massimo Bossetti non era solo focalizzata sul “sesso delle ragazzine” ma anche su fatti di cronaca nera, come rapimenti e violenze sessuali su minori. Legge un articolo del Mattino di Padova che parla di Matteo Meneghello, di Bovolenta, arrestato per corruzione e violenza sessuale su una tredicenne, e si informa su altri fatti di cronaca le cui vittime sono sempre minorenni. Ma all’occhio dei tecnici della procura sono saltati anche i tanti articoli letti riguardanti proprio il Caso Yara e le ricerche del famoso Ignoto 1, che ha poi assunto il suo volto. Alcune collocazioni temporali, però, non è stato possibile fissarle a causa dell’impegno di Bossetti nel cancellare tutti i dati.