La famiglia di Carmela Petrucci, uccisa per aver difeso la sorella, è oggi in aula per il processo di secondo grado per l'omicidio della diciassettenne.
Parla il padre di Carmela Petrucci – Oggi la famiglia di Carmela Petrucci, la diciassettenne morta per aver difeso la sorella dal suo ex, è in aula a Palermo per assistere al processo di secondo grado per l’omicidio della ragazza. A sfogarsi, dopo tutto il dolore subito, è il padre di Carmela, Serafino Petrucci, che ha rilasciato qualche dichiarazione contro l’assassino della figlia. “Nessuna pietà per l’assassino di mia figlia. Deve essere punito anche in appello con l’ergastolo e deve soffrire le pene dell’inferno, come lui stesso scrisse con un messaggio anonimo, non capito, a mia figlia Lucia prima di uccidere Carmelina” ha dichiarato il papà di Carmela, parlando di Samuele Caruso, già condannato in primo grado all’ergastolo con rito abbreviato.
Serafino Petrucci risponde alle dichiarazioni dei genitori dell’assassino – A riempire il cuore della famiglia di Carmela Petrucci di rabbia sono state anche le parole dei genitori di Samuele Caruso che hanno dichiarato: “Anche nostro figlio è una vittima, una vittima del sistema“. Serafino Petrucci, il papà della giovane Carmela, ha voluto rispondere a queste parole. “Noi siamo tutti trumatizzati per la violenza bestiale che si è abbattuta sulla nostra famiglia, su Lucia che aveva appena compiuto 18 anni e per l’atroce morte di nostra figlia Carmelina di appena 17 anni. Per questa morte atroce e per il bene della società l’assassino deve essere punito con l’ergastolo. Nessuna pietà per lui. Anche i suoi genitori, che lo difendono ancora oggi, meriterebbero di andare in carcere con il loro ‘bestiale’ figlio. Nessuno sconto per Samuele Caruso” ha dichiarato il signor Petrucci.
Il fatto – Carmela Petrucci, di soli 17 anni, venne uccisa a coltellate nell’androne di casa sua il 19 Ottobre 2012 da Samuele Caruso, ex fidanzato della sorella Lucia. Quest’ultima aveva lasciato Caruso, che non accettava la fine di quella relazione, e fu perseguitata dall’uomo nel tentativo di farla tornare sui suoi passi. Quel giorno Samuele Caruso si presentò sotto casa dell’ex fidanzata con un coltello, ma Carmela Petrucci intervenne in difesa della sorella, perdendo la sua vita. Caruso accoltellò anche Lucia Petrucci, che rimase gravemente ferita, e poi fuggì via.
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