Si è spenta all'età di 89 anni Carla Accardi, la signora dell'arte astratta, una delle maggiori artiste del nostro secolo
Carla Accardi, signora dell’astratto – Si è spenta ieri, all’età di 89 anni, Carla Accardi, la signora dell’arte astratta; se ne è andata in silenzio l’artista, morta all’ospedale Santo Spirito di Roma, dove era stata trasportata d’urgenza. Classe 1924, Carla Accardi rappresenta un pezzo di storia dell’arte italiana, una storia tutta al femminile.
Carla Accardi, la carriera – Carla Accardi è nata a Trapani, il 9 ottobre del 1924, dove ha studiato all’Accademia di belle arti. Si trasferisce a Roma, nel dopoguerra, e proprio qui si fa notare dai maggiori critici: lei, poco più che ventenne e unica donna tra i protagonisti del gruppo Forma 1 – siamo nel 1947 – pietra miliare dell’avanguardia italiana d’ispirazione marxista, con Antonio Sanfilippo, che sposa due anni più tardi, nel 1949, Dorazio, Perilli, Consagra, Turcato. Gli anni Sessanta la vedono immersa nella militanza femminista, dal sodalizio con la giovane studiosa Carla Lonzi, e dalla conquista del colore luminescente che la porterà alla sfida dei supporti con la scelta di materiali plastici come il sicofoil: nel 1964, una sua personale alla Biennale di Venezia la impone all’attenzione internazionale.
Carla Accardi, l’inspiegabile estro dell’artista – “Non si può stabilire alcuna ricetta per fare un quadro” – queste la parole che la stessa Carla Accardi pronunciò in risposta a quanti le chiedevano da dove nascesse il suo estro artistico e quale fonte ispirasse le sue opere; segni e gesti indecifrabili che neanche lei stessa spesso riusciva a spiegare a voce, ma che sulla tela diventavano comunicativi più di mille parole. L’ultimo omaggio romano a questa grandissima artista del nostro secolo, glielo ha riservato il Macro di Roma, celebrando, giusto dieci anni fa, una parte significativa della sua carriera.
Carla Accardi, il caso del quadro deturpato a Bologna – Nel 2007, nel giorno dell’anteprima di Arte Fiera a Bologna un suo quadro , intitolato ‘Rosa, nero, verde, arancio’, un dipinto ad olio nel 1969, valutato all’incirca 400 mila euro, dipinto su sicofoil, venne sfregiato con un temperino da una mano rimasta sconosciuta. Carla Accardi, durante un’intervista dalla sua casa romana, rispose stupita al giornalista che la informava di quanto avvenuto: “Non mi era mai successo, evidentemente è uno che non ama l’arte astratta”.
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