Avete mai sentito parlare delle 'monache della cannabis'? E' una comunità della California di 'suore' che ha fatto molto discutere.
Che ne pensate dell’utilizzo della cannabis a scopo medicinale? Esiste una comunità di monache in California che ne ha fatto un business.
Le monache e la cannabis
Esiste una comunità di monache negli Stati Uniti d’America che coltiva cannabis dal 2014 e la vende con scopi medicinali. Non è uno scherzo, la notizia è documentata e circolano video in rete con loro racconti e dichiarazioni. Il tema della cannabis è alquanto controverso. Considerata una droga, in molti stati si manifesta affinché venga legalizzata. Alcuni studi sostengono il suo valore curativo, viene utilizzata ampiamente a scopo medicinale.
Una personale visione religiosa
“La nostra medicina è una medicina” ci tiene a chiarire una di loro, con l’obiettivo di far passare il messaggio in maniera chiara. Non parliamo di spacciatrici, ma nemmeno di suore vere. Il loro, infatti, non è un ordine religioso, ma una sorta di movimento con il duplice scopo di curare i malati di cancro e di promuovere la legalizzazione della cannabis. E’ proprio il caso di dire: l’abito non fa il monaco! Questa piccola comunità ha comunque le sue regole: hanno fatto voto, benedicono le piante, hanno i loro propri rituali e la propria spiritualità che le connette alla Terra, la Luna e la natura.
Curare i malati
Criticate anche per vestire i panni da suora, assicurano di non voler prendersi gioco della fede cattolica. “Non credo nella Bibbia, ma riconosco che per molti sia una cura, una medicina” ha dichiarato suor Kate, in passato attivista del gruppo Occupy. La monaca ha trascorso molto tempo a occuparsi di malati, “molti mi chiedevano aiuto per imparare a fumare la pipa. Il fegato di alcuni di loro non funzionava più e non potevano assumere gli antibiotici, altri erano malati di Parkinson e avevano bisogno di aiuto per controllare gli spasmi” ha ricordato, sottolineando l’obiettivo primario di questa comunità.
Il business della cannabis
Le ‘monache della cannabis‘ vivono in una fattoria nella Valle Centrale della California e, sebbene indossino l’abito delle suore, sono principalmente delle attiviste. “Siamo contro la religione – afferma una di loro – attraverso questo abito vogliamo mostrare rispetto a una pianta a cui si manca di rispetto da oltre cento anni. I cattolici, quando vanno oltre l’apparenza, comprendono il nostro operato e lo rispettano“. Queste donne hanno messo su un business interessante. Solo nell’anno 2016 hanno fatturato circa 750 mila dollari con i loro prodotti. Preparano balsami e unguenti a base di cannabis e li esportano in tutto il mondo.
COMMENTI