Candela Pelizza, intervista alla protagonista di The Influencer #lifeonweb

Candela Pelizza, intervista alla protagonista di The Influencer #lifeonweb

Abbiamo intervistato Candela Pelizza, una delle protagoniste del programma di Real Time 'The Influencer #lifeonweb'.

ITgirl, mamma, influencer, Female World ha intervistato Candela Pelizza, protagonista del programma di Real Time, in partenza sabato 6 maggio, The Influencer #lifeonweb. Partita dall’Argentina da giovanissima, Candela ha mosso i suoi primi passi nel mondo della moda come modella, per poi approdare in Grazia come IT girl e diventare, oggi, una delle influencer più seguite e amate di Instagram. Il suo ‘comunicare con immagini’ è più che un semplice mestiere, è la sua passione. Candela Pelizza ci ha parlato un po’ della sua vita e di quella che oggi è la sua professione, raccontata nella trasmissione di cui è protagonista con Eleonora Carisi e Paolo Stella.

candela pelizza

Candela Pelizza tra moda e famiglia

Cos’è la moda per Candela Pelizza e cosa l’ha spinta a entrare in questo mondo agli inizi della sua carriera? Come descriverebbe la moda italiana?
La moda è tutto ciò che mi ha ispirato da piccola, un modo di vedere il mondo. Ad esempio, a casa mia non ho armadi, i vestiti voglio vederli appesi. La moda è una fuga, un modo di comunicare. La moda italiana è un sogno, vivo a Milano, una città bellissima, raccolta, ma molto internazionale. Tutto ciò che viene esportato nel mondo viene prodotto qua, i designer si trovano qua. La passione per la moda ce l’ho fin da bambina e quando vivevo in Argentina avevo molta voglia di viaggiare. Non avevo mai preso un aereo. Non l’ho fatto esattamente per fare la modella, mi è costato molta fatica perché si tratta di stare al centro dell’attenzione. Ma le modelle avevano la possibilità di viaggiare…”.

candela pelizza

Se le sue figlie le dicessero, un giorno, di voler fare lo stesso suo lavoro, o quello di suo marito, cosa consiglierebbe loro?
Io ho iniziato a viaggiare per il mondo e a fare la modella a 16 anni. L’unica cosa di cui mi pento è di non aver finito gli studi in Argentina. Se loro volessero fare il mio mestiere direi loro che va bene, ma dopo aver finito gli studi a 18 anni. Ogni genitore vuole che il proprio figlio si realizzi in ciò che gli piace e in ciò che lo rende felice”.

candela pelizza

In un’intervista ha raccontato di praticare il buddismo giapponese e che è la cosa che ama di più. Come concilia la figura di Candela Pelizza influencer e IT Girl con i principi della filosofia buddista?
Lo pratico da 15 anni, ho iniziato quando ne avevo 22. All’inizio mi sembrava un controsenso, me lo sono chiesta tantissime volte. Parliamo di principi così puri, non consumistici, mentre io lavoro in un campo che sembra trovarsi all’opposto, ed è proprio per questo che pratico il buddismo. Il vero messaggio dietro tutto quello che faccio è arrivare al cuore delle persone, portare un sorriso e far vedere le cose da un altro punto di vista. Lavoro in un mondo consumistico, ma io non lo sono. Cerco di comunicare e rendere bello tutto ciò che vivo. Questa è la risposta che mi sono data, voglio lanciare un messaggio positivo”.

Il ruolo di Influencer

Che aspettative ha in merito ‘The Influencer #lifeonweb’? Com’è iniziato questo progetto?
In verità mi hanno dovuto convincere, non mi piace stare al centro dell’attenzione. Aspettative non ne avevo, mi sono detta ‘mi butto’, ero e sono supportata da persone che mi conoscono da tanto e c’erano anche Paolo Stella ed Eleonora Carisi. E’ un prodotto bellissimo, ho avuto modo di vedere alcune puntate. Mi sono divertita, mi sono messa alla prova e ho avuto modo anche di vincere alcune delle mie paure, come parlare di fronte alle telecamere o vedermi io stessa in una telecamera, normalmente quasi mai guardo i miei video. E’ stata una bella sfida e una piacevole sorpresa”.

the influencer #lifeonweb

Che rapporto ha con Eleonora Carisi e Paolo Stella, colleghi di questa esperienza? Ci sono dei progetti che svilupperete insieme in futuro?
Abbiamo una grande sintonia e sicuramente svilupperemo insieme dei progetti in futuro. Ci conosciamo da tanto, abbiamo lo stesso agente. Se non volessi così tanto bene a Paolo, è il mio sole, forse non me la sarei sentita di affrontare un’esperienza così. Conosco Eleonora da quando abbiamo iniziato insieme in Grazia, siamo amiche, ci siamo confrontate tantissime volte pur non trovandoci sempre vicine e siamo cresciute insieme, nella stessa direzione”.

the influencer #lifeonweb

Com’è diventata una delle influencer più seguite di oggi? Descriverebbe questa come una professione?
Come lo sono diventata è una domanda che anche io mi pongo, a volte neanche io riesco a comprendere perché. Sono diventata un’influencer soprattutto per merito di Grazia, che mi ha dato la possibilità di far parte delle Grazia’s girls. Da li ho iniziato a postare delle foto e sono andate molto bene, credo perché ho portato avanti un messaggio coerente, sono stata sempre onesta mostrando la mia forza e le mie debolezze. Non mi è mai piaciuto atteggiarmi a diva, perché non lo sono! Sono una persona normale, che vive esperienze bellissime, diverse, e penso sia stato questo il punto di forza. Che sia un lavoro vero io l’ho capito quando sono arrivate le prime telefonate e le prime proposte. Noi, come influencer, abbiamo una voce molto più alta e veicoliamo le immagini in un modo molto più veloce rispetto ad altri mezzi. A un certo punto le case di moda, ma non solo, hanno iniziato a chiedere una sorta di direzione creativa, è successo con Marella o Estée Lauder ad esempio, e indicazioni sui look. E’ un lavoro, perché devi chiamare un fotografo, scegliere gli ‘ingredienti’ per creare un prodotto che sia bello. Il tutto viene pubblicato sul sito delle aziende e anche comunicato attraverso il nostro veicolo, in modo da arrivare a più persone possibili. Unendo la parte creativa che noi influencer abbiamo e questo veloce mezzo che è Instagram, questo diventa un lavoro”.

candela pelizza

Che relazione ha con i suoi follower?
Ho un senso di gratitudine infinita con i miei follower. Ho due bambine e non posso stare sempre al telefono, e non mi piace utilizzarlo quando sto in mezzo alla gente, perciò non riesco a rispondere a tutte le persone. Quando ho del tempo libero leggo, do un’occhiata a tutto e con alcuni di loro abbiamo realizzato delle vere e proprie collaborazioni. A volte mi sono sentita entusiasta per le cose che loro facevano e mi sono detta ‘quando c’è la possibilità di ricambiare voglio farlo’, e li ho coinvolti ad esempio quando avevo bisogno di realizzare dei video. Con alcuni ci scriviamo e mi rendo conto, anche dai commenti, che sono tutti affettuosi e calorosi, non trovo quasi mai commenti negativi”.

Che ne pensa degli hater sul web? Quanto è, o si sente, odiata?
Qui entra in gioco il buddismo. A volte offendiamo le persone senza rendercene conto. Quando ho notato delle cose negative che mi incuriosivano, ho risposto per dire la mia in un modo sempre elegante, carino e soprattutto rispettoso e mi si sono aperti dei mondi. Con queste persone, che all’inizio avevano fatto delle battute infelici, a cui io ho risposto in modo tranquillo e cercando di essere costruttiva, ogni tanto ci scriviamo, sono persone che io seguo. Abbiamo trasformato la negatività in qualcosa di positivo. In generale, mi succede molto di rado di ricevere commenti negativi e, essendo pochi, riesco a contattarli per chiedere un confronto”.

 

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Futuro e ispirazioni

Ha dei progetti a cui sta a lavorando per il futuro? Qual è il sogno nel cassetto di Candela Pelizza?
Ci sono tantissimi progetti per i quali io sto lavorando adesso. Ci sono dei work in progress di cui non posso parlare. Il mio sogno nel cassetto, beh sono due: comprare una casa e poter dire ‘ho lavorato e ce l’ho fatta!’; il secondo, il mio vero sogno, che è già reale, è che questo modo mio di comunicare attraverso le immagini possa continuare ad accompagnarmi in futuro e che non sia solo legato alla mia età o a Instagram, ma che vada ben oltre. Mi sono resa conto, negli anni, che io penso e sogno per immagini, le preferisco alle parole. Vorrei farlo diventare un lavoro che duri nel tempo.

Chi è il suo modello di donna? A chi si ispira?
Non ho un modello specifico. Mi ispiro a tantissime persone e sono molto entusiasta. Mi piace cogliere vari elementi dalle persone. Tra quelli che mi hanno sorpreso ultimamente e a cui guardo con molta ammirazione, c’è J. J. Martin che, fondando ‘La Double J’, ha fatto della sua passione vintage un fenomeno di comunicazione bellissimo e coerente con chi lei è, fatto che di per sé rappresenta un bel messaggio. Mi ispiro a Gilda Ambrosio, anche lei è una ragazza che lavora nella moda, disegna, e riesce a influenzare tantissimo senza accorgersene, è coerente con il mondo rispettando chi lei davvero è. Altra persona che mi ha ispirato e mi ha permesso di aprirmi al mondo è Anna Dello Russo. Mi ha fatto proprio cambiare testa, dicendomi che la vita va presa sul serio, vero, ma è anche un gioco e non si deve avere paura di mettersi alla prova e provare cose nuove”.

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Colore, film, libro, artista preferiti di Candela Pelizza?
Il colore va a periodi, in questo momento amo il rosa, la tonalità pastello-cipria. Film è difficilissimo perché ne ho tantissimi di preferiti, così come anche di artisti, è troppo difficile scegliere. Per quanto riguarda i libri, in questo periodo: “Il buddha nello specchio”, “Los secretos que jamas te contaron” e “Il linguaggio segreto dei neonati”. 

Female World ringrazia Candela Pelizza per la disponibilità e le augura in bocca al lupo per The Influencer #lifeonweb e per i suoi progetti futuri.

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    […] “Li amo e li odio come prima. Ci conosciamo davvero da tanti anni. Ho vissuto con Candela Pelizza a casa sua e Paolo Stella è mio socio. Per un motivo o per l’ altro siamo qui insieme […]