"Piccano ma non peccano": lo slogan del Calabria Pride
Calabria Pride 2014 – E’ previsto per il 19 luglio a Reggio Calabria: il primo gay pride nella storia della regione calabrese. In una terra considerata spesso e volentieri afflitta da pregiudizi, stereotipi e mentalità mafiosa, sono i cittadini in primo luogo a mobilitarsi e a dare vita, sulla scia dei numerosi gay pride nelle varie città d’Italia, al Calabria Pride. A muoversi I due mari, Eos e Kaleidos – i comitati Arcigay di Reggio Calabria, Cosenza e Catanzaro – che, unendo le forze, hanno organizzato una serie di eventi lungo tutto il territorio in attesa del fatidico 19 luglio e della “passiata” (passeggiata) da Piazza Garibaldi all’Arena dello Stretto.
Un susseguirsi di eventi – Si può capire come, per una regione solitamente estranea a questo tipo di eventi, ci sia una gran fermento. Parties, aperitivi e serate si susseguono dai tre capoluoghi di regione a città più piccole, come Palmi o Isola Capo Rizzuto. Non mancano le conferenze, incentrate su tematiche care al mondo lgbt, come il rapporto genitori-figli di fronte al coming out, ma anche su argomenti più specificamente “meridionali”: ad esempio, nel pomeriggio del 16 luglio vi sarà un incontro a Reggio Calabria con l’Associazione Libera e con il professore dell’Unical Ercole Giap Parini dal titolo “’ndrangheta, schiavitù e omosessualità”. Ma il momento più atteso è certamente il pomeriggio del 19 luglio, vera e propria dimostrazione di orgoglio e rivendicazione di sé: si contano numerosi i partecipanti e sulla pagina facebook Calabria Pride 2014 i numeri vanno oltre le cinque migliaia.
Opinioni – Ovviamente, un’iniziativa del genere non ha mancato di sollevare polemiche: vi è stato chi l’ha definita una carnevalata, organizzata unicamente per mettersi in mostra. In realtà, il Calabria Pride non è nient’affatto superficiale e, se da una si inserisce nel movimento di lotta per i diritti lgbt, dall’altra vuole sicuramente avvicinare a queste tematiche una popolazione che ne è lontana. A dare il proprio sostegno all’iniziativa vi sono, fra i tanti, Michele Gravano, segretario generale della Cgil Calabria, e Mimma Pacifici, segretario generale della Cgil Rc: “a sostegno delle lotte per l’eguaglianza e la libertà, contro il pregiudizio e contro ogni forma di discriminazione nel mondo del lavoro, nella scuola e nella società, non possiamo non aderire a questa manifestazione di forte valenza.” Il simbolo scelto dal Calabria Pride 2014 è, poi, significativo di per sé: un Sud Italia dei colori dell’arcobaleno che, nella sua forma a stivale, non fa altro che richiamare Sylvia Rivera, icona del movimento omosessuale dai moti di Stonewall del 1969.
COMMENTI