Bonus bebè: Mamme e lavoro
Il problema che si presenta all’ attenzione di molte mamme lavoratrici è come fare con i piccolini quando sarà finito il periodo di maternità? Alcune mamme hanno la fortuna di avere i baby-sitter per eccellenza accanto, i nonni, risorsa preziosissima per ogni famiglia. Ma chi non ha la fortuna di avere nonni o zii accanto come può fare? La risposta è semplice, ci sono gli asili ma spesso anche questi non sono disponibili,magari quando una mamma decide di iscrivere il proprio bambino sono già pieni. E allora come si fa? Ci si rivolge ad asili privati, a baby-sitter e tate ma questi servizi hanno un prezzo e non tutte le famiglie possono permettersi di sostenere questa spesa.
Care mamme, nessun problema! Siete a conoscenza delle ultime novità in arrivo dal Ministero del Lavoro? Avete mai sentito parlare del bonus bebè? Ne avete mai fatto richiesta? Teresa Bellanova, sottosegretaria al lavoro con delega alle pari opportunità e conciliazione, informa su quali sono state le modifiche per attuare e rendere più accessibile il bonus bebè:
- L’importo aumenterà e passerà da 300 euro a 600 euro;
- Le mamme potranno fare richiesta del bonus bebè entro il 31 dicembre senza la pubblicazione di un bando che indichi la relativa scadenza;
- Il bonus bebè potrà essere richiesto anche dalle mamme che sono occupate in impieghi del settore pubblico.
Sono stati stanziati 20 milioni di euro dal 2013 al 2015 e per il momento ne sono stati utilizzati solo 5 milioni. Questo sussidio mensile può essere richiesto dalle mamme per un massimo di sei mesi.
Tale bonus deve servire come supporto alle famiglie che potranno permettersi un servizio, come quello di un asilo nido privato, che altrimenti risulterebbe troppo gravoso sul budget, ma soprattutto consente alle mamme di affidare i propri bambini a figure professionali qualificate in tutta tranquillità senza dover abbandonare il lavoro.
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