Biodiversità: e ne rimase solo uno

Biodiversità: e ne rimase solo uno

L'uomo sarà solo sulla Terra

Parlare dell’ambiente – Se parliamo di biodiversità in molti non si guarderanno dal considerare questo tema estraneo ai propri interessi, molti altri non saranno in grado di capirne la portata. Tematiche legate all’ambiente e alla vita delle specie animali e vegetali sono vissute come qualcosa di importanza marginale. L’uomo c’è e tra i suoi problemi non è contemplato ai primi posti l’ambiente. Lo dimostrano le continue proroghe prese negli anni riguardo l’inquinamento, le emissioni di CO2, l’effetto serra etc. Per questi problemi il tempo sembra eterno e quindi può essere messo in secondo piano; la biodiversità ( giusto per prendere un esempio attuale: oggi è la Giornata Mondiale della Biodiversità indetta dalle Nazioni Unite) c’è, almeno per ora. Ma col passare degli anni l’azione dell’uomo comporterà una vera e propria catastrofe per le specie viventi. E’ stato stimato che ogni anno, come affermò tempo fa il biologo Edward Owen Wilson, la biodiversità terrestre perde 30mila specie.

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L’importanza della biodiversità – Perché è così importante la biodiversità? La biodiversità consiste nella “varietà della vita sulla Terra a tutti i livelli”. Contrariamente a quanto molti sono portati a pensare, l’uomo fa parte del complesso di relazioni e rapporti che è proprio del Pianeta e che coinvolge tutto ciò che di animato e inanimato è presente. L’uomo è una parte del sistema. L’ idea di sistema è un’idea chiave: in un sistema il variare di una delle parti comporta un cambiamento nel sistema stesso con ripercussioni, di conseguenza, in tutte le altre componenti che lo costituiscono. In quest’ottica, maggiore è il grado di biodiversità maggiore è la capacità degli ecosistemi di sopportare i cambiamenti cui vanno incontro ( cambiamenti che in larghissima misura sono causati dall’azione umana ). Per questo è stata indetta ormai da anni una Giornata della Biodiversità che cade oggi 22 maggio; quest’anno il tema è quello della Isole, gli anni passati l’attenzione è caduta sul problema dell’acqua, della biodiversità marina, della biodiversità legata alle foreste etc.

L’Italia perde terreno –  L’ Italia perde 70 ettari di suolo al giorno. Il report dell’ISPRA mostra che il consumo di suolo è pari a 8 metri quadrati al secondo e continua ad avanzare giorno e notte ininterrottamente. Il nostro Paese si ricopre letteralmente di asfalto e cemento con un andamento preoccupante. L’aumento spropositato di aree urbane e insediamenti commerciali mangia così le aree naturali o agricole. Dal 2011 abbiamo divorato una superficie di suolo pari a 720 chilometri quadrati: “la cementificazione ha comportato tra il 2009 e il 2012 l’immissione in atmosfera di 21 milioni di tonnellate di CO2, valore pari a 4 milioni di utilitarie in più, l’11% dei veicoli circolanti nel 2012”. Tutto questo è estremamente dannoso per la biodiversità perché si va a ridurre gran parte di ambienti naturali e a modificare letteralmente quelli ancora “naturali” attraverso emissioni inquinanti e produzione di CO2. In tutto questo forse si dimentica che l’anno prossimo scade il termine per gli “Obiettivi del millennio” fra i quali è presente anche la tutela della biodiversità. Non tarderanno ad arrivare, come sempre, nuove proroghe. La soluzione migliore.

COMMENTI

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  • comment-avatar

    […] ed educare le future generazioni (e perché no, anche le generazioni già adulte) riguardo i problemi legati alla biodiversità. Il titolo “ Per un pugno di semi ” è, in quest’ottica, estremamente esplicativo dal momento […]