Bimbo con due mamme: Don Mauro “pronto a battezzare Ruben”

Bimbo con due mamme: Don Mauro “pronto a battezzare Ruben”

Ancora dibattito sul bimbo napoletano con due mamme

Ruben, bambino registrato con due mamme, è uno dei primi casi italiani – Da giorni in Italia non si fa altro che parlare di Ruben, il bambino con due mamme, nato da un’inseminazione artificiale in Spagna. Le due mamme, una napoletana e l’altra cagliaritana, sposate legalmente in Spagna, sono tornate a Napoli per iscrivere il piccolo Ruben nel registro anagrafico: fra primi casi in Italia, sul registro compare alla voce “Padre” un nome di donna. L’iscrizione è stata voluta dal sindaco De Magistris in virtù del “diritto all’esistenza”. “Se non riconoscevano il piccolo in Italia, in Spagna non avrebbe avuto diritto a un pediatra e non lo avremmo potuto portare a Napoli o in Sardegna” spiega Daniela, una delle due mamme, quella biologica. La sua decisione è stata però contestata dal prefetto di Napoli Gerarda Pantalone, che ha aperto un fascicolo su questo caso particolare. Sulla vicenda del piccolo con due mamme si è espressa anche la Chiesa, in particolare Don Mauro Bucciero, presidente del Tribunale ecclesiastico regionale sardo, a cui il quotidiano sardo “Nuova Sardegna” aveva chiesto se fosse stato disponibile a battezzare Ruben. Don Mauro ha risposto prontamente: “Se venissero da me, accoglierei quelle due mamme e battezzerei i loro figlio. Per noi è un dovere accogliere tutti e d’altronde è già successo – che io sappia per almeno sei o dieci casi raccontati da altri parroci – che siano stati battezzati bimbi di coppie omosessuali.”

ruben due madri

Ruben e le sue madri

“Dio ci insegna tuttavia ad accogliere tutti”- La risposta positiva di Don Mauro riguardo al battezzare il bambino con due mamme arriva proprio durante giorni di accesa discussione in Aula Parlamentare sulle “adozioni gay ” e “unioni civili”, che trovano quindi un’ulteriore “apertura” della Chiesa. Anche se Don Mauro non la chiamerebbe “apertura”, ed aggiunge: “Non sono favorevole ai matrimoni tra omosessuali e alle adozioni gay. E non lo è la Chiesa. Vede, nel caso di Ruben ad esempio si parla davanti a ad un fatto compiuto, di due donne sposate in Spagna e che hanno poi avuto un bambino. Questo con le leggi civili di quel paese, ma la Chiesa guarda ai suoi principi, che non sono le leggi dei governi, principi dove esiste un padre e una madre. Se la legge italiana dovesse certificare i matrimoni civili gay e ci venisse chiesto di battezzare eventuali figli adottati, per noi non cambierebbe nulla, noi non potremmo opporci se i genitori sono credenti e vogliono indottrinarli. Perché Dio ci insegna ad accogliere tutti”. 

“Lo facciamo per i bambini” – Don Mauro Bucciero ha spiegato che la Chiesa non ha mai chiuso le porte nemmeno agli omosessuali, e da anni “le parrocchie seguono i percorsi spirituali di omosessuali. E’ un atto dovuto. Poi se certi preti ne parlano male è per ignoranza. Il cambiamento c’è nella società e la Chiesa, a suo modo, ne fa parte. Oggi ci sono 15enni, 20enni che si ritrovano con due mamme, tre mamme: quella che ha dato gli ovuli, quella dell’utero, la madre che li ha accuditi. Io lo trovo aberrante. Chi di queste è la mamma? Avranno il diritto di saperlo, no? Ecco, la Chiesa che si trova di fronte a queste realtà però, comunque, non dovrebbe chiudere mai le porte. Il nostro ideale è un padre e una madre, ma non per questo dobbiamo rifiutarci di accogliere i fedeli in casi differenti. Lo facciamo per i bambini”, ha concluso.

Fonte: The Huffington Post

COMMENTI

WORDPRESS: 0