Ecco la risposta di Bebe Vio alle minacce che le sono arrivate su Facebook, molte delle quali provenivano da haters donne
Nei giorni scorsi più volte si è parlato della vicenda che ha riguardato piuttosto da vicino la giovanissima Bebe Vio, la schermitrice italiana, campionessa paralimpica e mondiale in carica di fioretto individuale. Beniamina di molti italiani, Bebe Vio è stata vittima di alcuni haters che l’hanno minacciata su Facebook. E qui la mia prima riflessione: lo squallore dei messaggi rivolti alla giovane schermitrice risulta essere aberrante! E’ inconcepibile, infatti, che una ragazza che ha dato un esempio di grande coraggio e forza d’animo, possa essere bersaglio di inetti che si nascondono dietro allo schermo del proprio pc.
Bebe Vio e la campagna Regaliamo un neurone agli haters
Bebe Vio si è dimostrata una campionessa dentro e fuori dalla pedana. Infatti, le forti minacce di violenza comparse su Facebook non hanno minimamente scalfito il suo splendido sorriso. Con grande ironia, ma soprattutto con grande intelligenza, la giovane ha risposto agli haters delle rete: “Molte persone sono più sfortunate delle altre. Persone che non sono come noi. Persone che nascono con qualcosa in meno, e fanno fatica in ogni momento della loro vita. Sono gli haters. All’apparenza sembrano persone normali, ma in realtà non sono in grado di compiere neanche i gesti più semplici. Cosa passa per la loro testa? Un c*****, proprio niente!“. Ed è proprio per riempire le teste vuote degli haters che è nata la campagna antisociale ‘Regaliamo un neurone agli haters‘. Ancora una volta Bebe Vio ha vinto tutto. Ha vinto l’ignoranza dilagante di internauti disagiati che passano le loro giornate chiusi nelle loro stanzette ad insultare gli estranei; ha vinto perché ha usato come arma non il suo solito fioretto, bensì l’intelligenza, oramai fuori moda.
Quando gli haters contro le donne sono le donne stesse
La giovane campionessa ha dimostrato di saper affondare colpi non solo con il fioretto, ma anche con l’ironia e l’intelligenza. Dunque come è possibile non amare Bebe Vio? Come è possibile non ammirarne la bellezza che le viene conferita dallo sguardo fiero e dal sorriso spontaneo? Come è possibile non sottolineare il suo talento, ma soprattutto la sua forza e il suo coraggio? Come è possibile non invidiare il suo essere una grande donna nonostante la sua giovane età? Forse è proprio questa invidia che ha fatto nascere il germe marcio nei suoi haters, soprattutto nelle donne. Il dato più sconcertante, infatti, è proprio questo: molti haters di Bebe Vio sono donne. Denunciamo con forza tutti quegli uomini che hanno scritto commenti abominevoli, nascondendosi dietro alle loro tastiere, aizzando violenza contro Bebe Vio, ma condanniamo ancora di più quelle donne che di quei gruppi facevano parte. Quei commenti apparsi su Facebook sono stati scritti o approvati anche da donne. Donne che odiano le altre donne, dunque. Donne che odiano le donne con coraggio; che odiano quelle che hanno lottato e che ce l’hanno fatta; che odiano quelle che sono da esempio ad altre donne. Donne che odiano le donne come Bebe Vio, che odiano le giovani coraggiose, esempio di virtù, di forza d’animo e di intelligenza. Cosa dire dunque a queste donne? Forse davvero l’unica cosa da fare è dar loro un regalo. Ecco, questo è per voi: è un neurone. Usatelo!
COMMENTI
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[…] Grillo e Di Maio hanno subito commentato il fatto accusando De Luca. Sul commento è intervenuto anche il sindaco di Napoli De Magistris, pretendendo le scuse del presidente della Regione Campania. Nonostante le polemiche e i commenti delle varie personalità, per De Luca non è la prima e siamo sicuri non sia nemmeno l’ultima uscita di questo tipo. Dopo il caos in Rai riguardo al servizio sulle donne dell’est, arriva un nuovo esempio negativo nei confronti del mondo femminile. Ci chiediamo ancora il perché di questa tendenza sessista e discriminatoria? […]
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