Le pratiche BDSM avvengono in luoghi specifici, i cosiddetti dungeon: ecco come sono arredati e attrezzati.
Le pratiche BDSM si basano sulla dominazione e sottomissione, e coloro che vi partecipano possono appartenere essenzialmente a due categorie: i dominatori e i sottomessi. Poi vi è lo switch, che interpreta entrambi i ruoli secondo la situazione o chi si trova davanti. Le pratiche BDSM comprendono diversi giochi erotici e hanno una grossa componente fetish. Inoltre, esse avvengono i luoghi specifici, lontani da occhi indiscreti e adatti al tipo di pratica che si intende svolgere. Tra i vari luoghi vi è il dungeon: il termine, inglese, si riferisce alle prigioni sotterranee, ma nell’ambito BDSM si tratta di un luogo attrezzato ad un certo tipo di pratiche.
Stiamo parlando dello scenario più comunemente sfruttato nel campo delle BDSM. Il dungeon può essere costruito in uno scantinato o anche semplicemente in una camera di un appartamento. I dungeon vengono costruiti anche da coloro che organizzano eventi BDSM, scegliendo edifici isolati o abbandonati, e possono anche essere noleggiati.
All’interno del dungeon c’è tutto l’occorrente che serve al Master e alla Mistress professionisti. Ci sono infatti oggetti che servono alla costrizione, come catene e corde, oggetti contundenti, fruste, palette, manette. Non mancano la croce di Sant’Andrea, simbolo BDSM, gabbie e altri dispositivi. L’arredamento può essere barocco, ricercato, oppure come quello di una stanza comune. Vi è anche una persona addetta al dungeon durante gli eventi, il dungeon monitor: egli deve controllare che tutto sia sicuro nel corso delle attività.
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