"Odio l'8 marzo festeggiato in modo commerciale, è una data solenne"
“Alla festa della donna noi saremo chiusi” – Niente mimose sui tavoli e nessun “intrattenimento” per donne in libera uscita nella serata della festa della donna. Questa l’alternativa iniziativa della pizzeria-ristorante “Lo Squalo” di Livorno, che, pur perdendo notevoli guadagni, l’8 marzo resterà chiuso. Lo annuncia la coraggiosa coppia di proprietari su Facebook e le ragioni sono puramente etiche: “Per la festa della donna saremo chiusi in rispetto a tutte le donne, che hanno sudato sangue per avere della dignitosa libertà di vivere. No alla festa commerciale! Noi abbiamo deciso di restare chiusi in segno di rispetto per tutte le donne!”. A decidere della chiusura dell’8 marzo è stata soprattutto la proprietaria, Alina. Andrea, suo marito e compagno di lavoro, ne è stato entusiasta: “Io condivido pienamente la scelta sotto il profilo morale anche se devo dire che avevo fatto un po’ di resistenza. Io sono un commerciante, lavoro in questo settore da anni, e il commerciante che è in me suggeriva che era assurdo rinunciare ad una serata di incasso sicuro. Infatti lo scorso anno, non senza discussioni tra noi, abbiamo tenuto aperto“.
La solennità della festa della donna – Alina quest’anno ha voluto insistere: “Io odio la festa della donna vissuta come festa commerciale, al mio paese d’origine, la Romania, è una data che celebriamo con solennità. Un’occasione per riflettere sulla condizione della donna, certo, e per ricordare quelle operaie morte nella fabbrica tanti anni fa, una data alla quale si legano i movimenti per l’uguaglianza. Insomma una giornata di lotta e riflessione, non una serata a comando in cui si esce tra donne e finisce lì“.
La donna sempre più vittima di violenze – Decisione apprezzabile, come da stimare è l’appoggio del marito Andrea, che ha aggiunto: “Stimo molto Alina per la sua chiarezza di idee, per il suo rigore. E sono convinto che sia giusto così. Soprattutto in un momento come questo, in cui sembra che si stia tornando indietro: il fenomeno del femminicidio, le mortificazioni alle quali tante donne vengono sottoposte soprattutto in certe zone del mondo“. Su Facebook e sul gruppo “Sei Livornese se” ma anche sulla bacheca di Andrea, i commenti degli utenti riguardo alla decisione di chiudere per la festa della donna sono tutti positivi.
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