Barbara D’Urso denunciata dall’Ordine del Giornalisti: “Viola la privacy per spettacolizzare il dolore”

“Barbara D’Urso compie attività giornalistica senza esserne titolata e senza rispettare le regole” – L’Ordine dei Giornalisti si schiera contro la conduttrice tv Barbara D’Urso, colpevole di esercitare la professione di giornalista senza essere iscritta all’Ordine e attraverso mezzi scorretti che ledono l’immagine del giornalismo. Questa è l’accusa che è stata mossa a Barbara D’Urso dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Enzo Iacopino, che ha denunciato la soubrette alle Procure di Roma e di Milano, ai Garanti della Comunicazione e per la protezione dei dati personali e al Comitato Media e Minori presso il Ministero dello Sviluppo economico. Nella denuncia contro Barbara D’Urso, Iacopino scrive: “Si susseguono nel programma televisivo Domenica live trasmesso da Canale 5  interviste curate dalla conduttrice Barbara D’Urso e realizzate dalla stessa con modalità che non tengono conto di esigenze quali la difesa della privacy e/ il coinvolgimento dei minori, dinanzi a cui finanche il diritto di cronaca trova un limite sancito sia dalla legge e sia dalle carte deontologiche che regolano la professione. Si evidenzia pertanto che la signora D’Urso, pur non essendo iscritta all’Albo dei giornalisti, compie sistematicamente un’attività (l’intervista) individuata come specifica della professione giornalistica, senza esserne titolata e senza rispettare le regole, con negative ripercussioni all’immagine di quest’Ordine.”

Barbara D’Urso denunciata dopo un’intervista sul caso Elena Ceste – La denuncia di Iacopino è partita dopo l’intervista di Barbara D’Urso ad un amico di Elena Ceste, la donna di Costigliole d’Asti trovata morta un mese fa ad Isola. L’intervista è stata subito molto criticata sul web per le continue insinuazioni alle relazioni di Elena Ceste da parte di Barbara D’Urso. L’opinione del presidente dell’Ordine dei Giornalisti è che il femminicidio “non si consuma solo con l’uccisione di una donna, ma, oltre la morte, anche con l’oltraggio alla sua vita e a quello della sua carne: i suoi figli”. Secondo quanto detto da Iacopino, la denuncia verso Barbara D’Urso è solo la prima delle denunce verso le soubrette che esercitano la professione di giornaliste in modo abusivo e scorretto.

“Basta soubrette, ore le denunciamo”- Il 23 novembre Enzo Iacopino aveva pubblicato sulla sua pagina Facebook un lungo intervento che preannunciava la denuncia verso Barbara D’Urso e verso tutte le soubrette che come lei spettacolarizzano il dolore. Ecco il testo dell’intervento di Iacopino su Facebook: “BASTA SOUBRETTE, ORA LE DENUNCIAMO. Senza distinzioni di genere (il sinonimo al maschile non lo conosco) o di reti sulle quali si esibiscono. L’informazione è materia delicata. Basta con l’occhio umido e la recitata partecipazione alle tragedie. Basta con il dolore come ingrediente dello spettacolo per fare audience. Basta con le banalità/bestialità dispensate a piene mani, soprattutto nelle tv, da chi si preoccupa solo di come aumentare il personale compenso, passando sopra a diritti e sentimenti (Sarah Scazzi, Yara Gambirasio, Melania Rea, Melissa Bassi e, da ultimo, Elena Ceste: tanto per citare alcuni casi e tutti coloro i quali a queste vicende sono collegati), anche di persone estranee alle vicende che possono avere un interesse pubblico.
L’esecutivo dell’Odg nazionale ha deciso che, senza eccezione alcuna, denuncerà alle magistratura per esercizio abusivo della professione giornalistica quanti galleggiano sul diritto dei cittadini all’informazione, senza dover rispondere a quelle regole deontologiche che impongono precisi doveri ai giornalisti.”