Bambini: dalla scuola alle vacanze, quali cambiamenti?
Giugno è il mese in cui le scuole chiudono i battenti, è il mese in cui iniziano i giochi, è il mese del mare e degli amici, ma giugno, soprattutto, è il mese in cui si tirano le somme dell’anno scolastico. Come è andata l’avventura appena trascorsa? Quali progetti per l’anno scolastico futuro? Ma soprattutto giugno è momento di vacanza per i bambini. Che cosa significa per i bambini essere in vacanza? La parola vacanza, dal latino, etimologicamente significa “essere vuoto”, “essere libero”, ed è proprio così che nella loro immensa semplicità vivono il periodo estivo i bambini.
I bambini nel passaggio dalla scuola alle vacanze: comprendiamo insieme il loro stato d’animo. I nove mesi di scuola rappresentano per i bambini affaticamento, compiti e regole da seguire sia dentro che fuori dall’aula scolastica. L’arrivo dell’estate, delle vacanze rappresenta una vera e propria liberazione, finalmente nessuna lezione da seguire, poche regole e soprattutto niente compiti da svolgere anche a casa. Si rimette mano ai giochi e alla spensieratezza, per cui i bambini, soprattutto all’inizio del periodo delle vacanze potranno essere un po’ ingestibili, ma tutto ciò è comprensibile. Soprattutto i bambini più piccoli che approcciano appena alle regole che il contesto scolastico impone, vivono le vacanze come un momento per riappropriarsi di quelle che erano state sempre le abitudini fino all’ingresso in aula: giochi e libertà.
La voglia di gestire il proprio tempo in totale autonomia e libertà, sebbene sia comprensibile, deve essere comunque gestito in modo che il rientro a scuola a settembre non sia traumatico e perché non vadano perse le nuove acquisizioni del bambino. Infatti, con l’ingresso a scuola, il bambino inizia ad imparare le regole base del comportamento e ad autogestirsi, procedimento, questo, che sebbene venga spesso dato per scontato, non è semplice per il bambino. Quindi, è giusto che il bambino goda della libertà delle vacanza, senza, però, permettere che vengano tralasciate le nuove acquisizioni avvenute nel precedente anno scolastico.
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