Bambina siriana si arrende alla macchina fotografica: l’infanzia ai tempi della guerra

Bambina siriana si arrende alla macchina fotografica: l’infanzia ai tempi della guerra

Ha solo 4 anni, non sa le ragioni della guerra ma sa già cos'è il terrore

La bambina siriana che sta commuovendo il web – Una foto come tante, probabilmente. Eppure l’immagine della bambina siriana che ha alzato le mani con gli occhi colmi di paura sta facendo il giro del web e del mondo. La piccola bambina siriana si arrende di fronte alla macchina fotografica come se qualcuno le stesse puntando un fucile, senza sapere che invece quella protuberanza metallica che la terrorizza, serve solo a scattarle una fotografia. La foto, che riesce a rappresentare meglio di tante parole l’incubo che vivono i bambini nelle zone colpite dalla guerra, è diventata virale sui social network, twittata la prima volta da Nadia Abu Shaban, una fotoreporter a Gaza. “Fotografia scattata a una bambina siriana. Lei crede che ho in mano un’arma e non una macchina fotografica. Per questo si è consegnata“, si leggeva nel post su Twitter. Inizialmente non si sapeva chi fosse l’autore/l’autrice della foto: qualcuno sosteneva che l’immagine risaliva al 2012 e qualcuno affermava che la bambina siriana in realtà fosse un maschio. Alla fine si è scoperto che l’autore della foto è Osman Sagirli, fotoreporter turco del quotidiano Türkiye, e che la bambina siriana si chiama Hudea ed ha 4 anni.

 

foto bambina siriana

la foto della bambina siriana

 

Cosa vuol dire trascorrere la propria infanzia in un clima di guerra? – Vuol dire vivere come un incubo la fase della vita che dovrebbe essere invece la più spensierata e bella per un essere umano. La bambina siriana, come molti altri bambini, ha solo 4 anni, non conosce le ragioni della guerra ma ha conosciuto già il terrore, la morte, la disperazione, la fuga. Il fotografo Sagirli racconta di avere scattato la foto lo scorso dicembre al campo profughi di Atmeh, in Siria dove la bambina siriana, la piccola Hudea, si è rifugiata con la sua famiglia.

“Non capii subito la paura della bambina siriana” – Osman Sagirli ha raccontato alla Bbc: “Stavo usando il teleobiettivo per fotografare la piccola bambina siriana ma lei ha pensato fosse un’arma. Ho capito che era terrorizzata soltanto dopo, quando ho guardato la foto, perché alza le mani e si morde il labbro. Normalmente di fronte a una macchina fotografica i bambini scappano oppure si nascondono il viso o sorridono“.

 

 

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