Dopo quattordici anni di successi espositivi, le Scuderie del Quirinale si preparano ad una nuova stagione piena di eventi. Grandi mostre si succedera
Dopo quattordici anni di successi espositivi, le Scuderie del Quirinale si preparano ad una nuova stagione piena di eventi. Grandi mostre si succederanno nei vari ambienti delle Scuderie, costruite intorno al 1722. Esse ospitarono carrozze e cavalli fino al 1938, poi, vennero restaurate tra il 1997 e il 1999. Inaugurate dal presidente Ciampi, furono adibite a locali per mostre artistiche di grande importanza. Tra le innumerevoli esposizioni in programma, spicca quella dedicata all’imperatore Augusto, dal 18 ottobre 2013 al 9 febbraio 2014, in occasione del bimillenario della sua morte, avvenuta il 19 agosto del 14 d.C.
Augusto, primo imperatore romano, inaugurò una nuova era di pace e prosperità: dopo le sanguinose battaglie delle guerre civili, finalmente Ottaviano riuscì a ristabilire un nuovo ordine, restaurando valori perduti e promuovendo iniziative per il rinnovamento morale e religioso. Egli comprese l’importanza dell’adesione degli intellettuali al regime, e grazie all’aiuto di Mecenate (una sorta di “ministro della cultura”), individuò gli spiriti culturali migliori. Servendosi degli intellettuali, attuò una politica culturale di propaganda, portando avanti temi come la pace ritrovata, il ritorno alla vita dei campi, la restaurazione dei principi morali.
La biografia di Augusto ci è stata trasmessa da vari scrittori, tra cui Cassio Dione, Velleio Patercolo, Tacito e Svetonio; autori come Livio, Virgilio e Orazio hanno esaltato il suo operato. La mostra che si terrà alle Scuderie del Quirinale invece intende raccontare ed esaltare Augusto attraverso una serie di opere pregiate, selezionate accuratamente, tra cui pietre preziose, ritratti, sculture, oggetti d’arredamento in argento, vetro e bronzo. Gli oggetti esposti raccontano la vita privata e la carriera del princeps, collegando e intersecando questi due mondi. Una mostra completa ed interessante, a cui, a mio avviso, vale la pena partecipare.
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