ASPI: il nuovo ammortizzatore sociale
L’ASPI , ovvero, l’assicurazione sociale per l’impiego, è il nuovo ammortizzatore sociale che porta la firma del ministro Elsa Fornero, è un sussidio operativo dal primo gennaio 2013 e va a sostituire parte delle indennità vigenti in precedenza, tra le quali:indennità di disoccupazione, in alcuni settori, e dal 2017, l’indennità di mobilità. L’ASPI viene erogata mensilmente ed il suo importo è pari al 75% dello stipendio .Se lo stipendio mensile supera i 1.180 euro allora all’indennità si aggiunge un ulteriore 25% calcolato sulla differenza tra lo stipendio effettivo e la somma limite stabilita, appunto 1.180 euro.
Per ottenere l’indennità ASPI bisogna aver perso il posto di lavoro dopo l’inizio del 2013, per cause indipendenti dalla volontà del disoccupato. In altre parole, i beneficiari dell’assegno sono i lavoratori che sono stati licenziati per volontà dall’azienda e non quelli che hanno spontaneamente presentato le proprie dimissioni, a meno che non l’abbiano fatto ai sensi dell’art. 7 della legge n. 604 del 1966, cioè dopo aver impugnato il licenziamento ed aver raggiunto successivamente un accordo extra-giudiziale con l’impresa.
Chi ne ha diritto? Hanno diritto all’ASPI tutti i lavoratori (tranne i dipendenti a tempo indeterminato della pubblica amministrazione,gli operai agricoli,i lavoratori extracomunitari con permesso di lavoro stagionale) con almeno due anni di anzianità alle spalle ed un anno di contributi versati nei 24 mesi precedenti il periodo di disoccupazione. La domanda deve essere presentata all’INPS,in via telematica, o ad un patronato entro i 60 giorni successivi alla perdita dell’impiego. L’erogazione del sussidio viene sospesa se il lavoratore trova una nuova occupazione,come lavoratore subordinato, con un contratto di durata superiore ai sei mesi, se raggiunge i requisiti per il pensionamento o inizia percepire un assegno di invalidità. Il sussidio viene sospeso per coloro che rifiutano un nuovo posto di lavoro in una città che dista non più di 50 chilometri dalla propria zona di residenza o che è raggiungibile in 80 minuti con i mezzi pubblici.
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