La Fornero li aveva definiti "choosy": una ricerca smentisce tutto
Gli under 35 italiani si adattano a qualsiasi lavoro, anche se dequalificante – L’ex Ministro del Lavoro Elsa Fornero nel 2012 li aveva definiti “choosy”, “schizzinosi” poiché secondo il suo parere ai giovani under 35 italiani mancava la voglia di entrare attivamente nel mercato del lavoro, preferendo piuttosto rimanere in attesa del posto di lavoro ideale. A smentire questa surreale visione del rapporto tra under 35 italiani e mondo del lavoro ci pensa uno studio del Censis sui cosidetti “Millenials”, ovvero i giovani tra i 18 e i 34 anni. Dalle indagini emerge come gli under 35 siano in realtà grandi lavoratori, adattabili, stacanovisti, precari, spesso impiegati in lavori dequalificanti rispetto al titolo di studio conseguito e alle competenze possedute. In poche parole, gli under 35 non sono niente affatto choosy. La ricerca sugli under 35 della Censis intitolata “Vita da Millennials: web, new media, startup e molto altro. Nuovi soggetti della ripresa italiana alla prova”, è stata presentata ieri, 9 ottobre, all’Expo.
2,3 milioni di under 35 sotto utilizzati – I rilevamenti dell’istituto di statistica sul mondo del lavoro smentiscono quindi molti degli stereotipi associati alla generazione degli under 35 italiani. Infatti sono 2,3 milioni gli under 35 che svolgono un lavoro di livello molto più basso rispetto alla propria qualifica (sono il 46,7% di quelli che lavorano, rispetto al 21,3% dei cosiddetti “Baby boomers”, la popolazione fra i 35 e i 64 anni. Altro che giovani “schizzinosi”, come li aveva definiti Elsa Fornero. La ricerca del Censis conferma che la realtà è l’esatto opposto: “La realtà – dice lo studio – rilancia indicazioni molto diverse, di una notevole adattabilità dei giovani fatta, ad esempio, dalla propensione ad accettare lavori di livello e/o contenuto inferiore alla propria qualificazione o, da parte dei giovani occupati, dalla tendenza a lasciarsi coinvolgere intensamente dalla propria attività lavorativa”.
4 milioni di under 35 lavorano oltre l’orario stabilito senza compenso – I dati della ricerca fanno emergere che il 36,4% degli under 35 nell’ultimo anno ha lavorato con un contratto di durata inferiore al mese; il 23% ha lavorato in nero (il 7% il dato dei Baby boomers) e il 20,8% ha cambiato almeno due lavori nel corso dell’anno. Non solo. Il 77% dei giovani under 35 con un impiego, pari a quasi 4 milioni di persone, lavora ben oltre l’orario di lavoro, contro il 60% della generazione Baby boomers. Di questi, più della metà dei casi lo straordinario non è retribuito o solo saltuariamente. Risulta inoltre che gli under 35 siano molto attivi anche sul fronte dell’imprenditorialità: un’impresa su dieci oggi è stata fondata da un under 35.
Fonte: The Huffington Post
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