Si intitola “Sophia. Ieri, oggi, domani” la sfilata con cui Giada Curti ha dato il via ad AltaRomAltaModa
AltaRomAltaModa, in passerella Giada Curti – Si intitola “Sophia. Ieri, oggi, domani” la sfilata con cui Giada Curti ha dato il via ad AltaRoma, la kermesse capitolina dedicata all’Alta Moda, quest’anno anticipata da molte polemiche e non poche difficoltà. Nella sala affrescata dell’Hotel Saint Regis – cornice quanto mai adatta visto il mood della sfilata chiaramente ispirato agli anni della Dolce Vita – prendono vita gli Anni Sessanta visti e reinterpretati in chiave attuale da Giada Curti.
È un susseguirsi di broccati che si stampano su gonne a ruota – che evidenziano il punto vita lasciando scoperta la gamba solo dal ginocchio in giù – o su paltò tre quarti, camicie bianche che optano volutamente per un primo bottone dimenticato, abitini in candido pizzo bianco. Le lunghezze diventano maxi per la sera e i tessuti si fanno più leggeri e impalpabili: via libera a chiffon, organza di seta e taffetà, con la mise completata da grandi fiori in organza di seta pura sfilettata a mano e tagli che spesso lasciano la schiena volutamente scoperta. È una femminilità sussurrata, elegante, mai troppo esplicita, quella che la designer porta in passerella con le sue venti creazioni, tra prêt-à-couture e Haute Couture. A completare il look un hairstyle che vuole le lunghe chiome vaporosamente cotonate e ai piedi argentee décolleté.
La collezione primavera/estate 2015 è quindi un omaggio all’attrice Sophia Loren – interpretata in passerella dalla bellissima e mediterranea modella e attrice Raffaella Modugno, grande amica della stilista, che ha aperto la sfilata sulle note di “Abat-jour” – ma soprattutto a un’epoca che vedeva la Città Eterna come centro nevralgico del jet set mondiale. Che sia un modo per auspicare un ritorno agli anni d’oro della Hollywood sul Tevere, del boom economico, dei caffè sorseggiati da divi e divine negli eleganti bar di Via Veneto? Forse, e sarebbe un bene non solo per Roma ma per il rilancio e rafforzamento del Made in Italy tutto. Di certo, invece, resta solo l’immagine di una emozionante Giada Curti che, in splendida forma nonostante il pancione di quasi sette mesi, ha salutato la sala gremita e ha regalato ai presenti, con i suoi abiti, un gradito tuffo nel passato.
Click FS botton for Gallery (Photo Credit – Maria Grazia Priori)
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Cristina Mania
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