Recensione di Mr Gwyn, meraviglioso romanzo di Alessandro Baricco, che consacra sempre più la sua popolarità
“Intanto pensava alla tardiva dolcezza di Jasper Gwyn, rigirandosela nella mente, nel piacere di osservarla da ogni lato. Lo faceva nella luce di una felicità strana, che non aveva mai provato, e che pure, le parve, aveva portato con sé per anni, aspettandola. Le sembrò impossibile essere riuscita a fare altro, in tutto quel tempo, che custodirla e nasconderla. Di cosa siamo capaci, pensò. Crescere, amare, fare figli, invecchiare – e tutto questo mentre anche siamo altrove, nel tempo di una lunga risposta non arrivata, o di un gesto non finito. Quanti sentieri, e a che passo differente li risaliamo, in quello che sembra un unico viaggio.”
La Salvezza porta nome di donna – Quando ci si imbatte in Baricco, d’altro canto si sa, quasi ci si dimentica del mondo circostante, si tende, in qualche modo, per lo più involontario, a vivere quelle parole, respirare a pieni polmoni gli odori di quelle sensazioni che sembrano rivivere dall’inchiostro stampato. Quando poi ci si mettono anche le donne a sconvolgere la nostra mente, l’alchimia è pronta. Mr Gwyn è l’ultimo romanzo pubblicato da Alessandro Baricco lo scorso Gennaio. Parlare di romanzo può sembrare riduttivo: più che altro è la sintesi lucida e limpida di storie, semplici storie di vita che si intrecciano.
Mr Gwyn – Jasper è uno scrittore inglese affermato, tanto quanto insoddisfatto. Decide di lasciare la stesura di romanzi, per approdare a qualcosa di nuovo, di completamente suo. Dopo aver lasciato un “testamento professionale” su cose che non avrebbe mai più fatto, si contorce e si dimena in una miriade di complessi e tormenti, finché Rebecca arriva a salvarlo. Non è certo uno di quei salvataggi spettacolari, o banali, che ripetutamente ci ripropongono come grandi novità. È uno di quei salvataggi lenti, impercettibili, che si nasconde all’ombra di qualcosa non ancora detto, di una carezza incompiuta e di una qualche notte d’amore non consumata. Rebecca salva Jasper, o forse, in fondo, si salvano l’un l’altro, reciprocamente.
Siamo storie non personaggi – Quel continuo serpeggiare sincopatico di sguardi e di lontananze, di vicinanze e di assenze balza subito agli occhi di chi, come spesso accade, non ha mai pensato di poter essere in un altro luogo, seppur minimamente, con il pensiero e con il cuore. Quando Rebecca si trova ormai sola e proprio quando, apparentemente?, Gwyn sembra scomparso, il testimone che quest’ultimo le aveva consegnato tanto tempo prima snoda completamente quei muri che la stessa donna, sostanzialmente indifesa, si era costruita intorno. Non ci dovremmo tanto limitare al personaggio della ragazza, quanto alla storia che la tratteggia, con tinte forti, sullo sfondo del romanzo, più dello stesso, ipotetico, protagonista. Come se tutto fosse una specie di ritratto scritto. Quando si prova a giocare con le scatole cinesi, si sa, gli equilibri si rompono e tutto rientra in una specie di flusso continuo, tra parole e pensieri, sensazioni e emozioni. È quello che potrebbe sembrare, a primo acchito, accostandosi all’operetta in questione.
Accanto al mondo, e dentro di lui – La grande mancanza delle persone, inevitabilmente, è la capacità di attendere una catarsi finale, un riequilibrio. Spesso ci inganniamo da soli di poter, in modo subitaneo e frettoloso, riordinare ogni cosa a nostro piacimento, perdendo di vista il fatto che siamo storie, iniziate in medias res, senza un evidente motivo, non dei semplici personaggi. Che ogni cosa di noi, mentre accade all’interno o all’esterno, sarà compiutamente nostra, per sempre. Sovente dimentichiamo che i sigilli del lascia-passare per la vita a volte ce li abbiamo in tasca, non ce ne accorgiamo, ma ci sono. È quello che ha fatto Rebecca, la semplice e cristallina forza di una donna, per un uomo. Magari, forse, per amore.
Lorenzo Serafinelli
COMMENTI
[…] Gwyn – E’ doveroso dopo aver trattato dell’ultima opera di Alessandro Baricco, Mr Gwyn per l’appunto, lasciare, a coloro i quali avessero voglia di fluttuare in uno spazio e in un […]